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“Caccia in Italia: la riforma che scuote l’equilibrio ambientale e divide l’opinione pubblica”

Riforma caccia di FDI

“Caccia in Italia: la riforma di Fratelli d’Italia che scuote l’equilibrio ambientale e divide l’opinione pubblica”.

Sembrava scomparsa, ma ora la caccia è tornata protagonista in Italia, suscitando polemiche e preoccupazioni. Fratelli d’Italia presenta una proposta di modifica alla legge 157/92 che, se approvata, potrebbe avere impatti devastanti sull’ambiente e sulla fauna selvatica.

La rinascita della caccia

Dopo anni di apparente declino, la caccia ritorna al centro dell’attenzione in Italia. In passato, un tentativo di abolizione tramite referendum è fallito, e ora, con Fratelli d’Italia al governo, la destra propone modifiche significative alla legge 157/92 sulla caccia.

Proposte di modifica

Il Senato accoglie una proposta di modifica presentata da Fratelli d’Italia, che prevede la possibilità di caccia nelle aree protette e demaniali. Alcune aziende potranno praticare la caccia tutto l’anno. La discussione inizierà a gennaio, e secondo FdI, le restrizioni italiane sono attualmente le più severe in Europa.
Il nuovo testo permette la caccia dall’alba al tramonto e un’ora dopo il tramonto, ampliando le possibilità di avvistamento di alcune specie. Il ministro Francesco Lollobrigida, fiero cacciatore, guida l’iniziativa per cambiare la legge vigente da trentuno anni.

La proposta suggerisce la possibilità di caccia per chi ha compiuto 16 anni, previo consenso del tutore. La caccia sarà consentita anche nelle aree protette e demaniali, con il divieto che non supererà il 30% del territorio italiano e il 20% nella zona alpina. Le giornate del silenzio saranno abolite.

Reazioni alla proposta

Le opposizioni esprimono preoccupazione e indignazione riguardo alle proposte. Angelo Bonelli sottolinea un’allarmante indifferenza verso l’ambiente e il benessere degli animali, mentre Luana Zanella definisce la proposta una follia, mettendo in evidenza il rischio per l’equilibrio ecologico.

Le proposte di consentire ai sedicenni di cacciare e di estendere la stagione di caccia sollevano critiche sulla sicurezza pubblica. Walter Verini, del Partito Democratico, sottolinea il pericolo di un approccio “Far West” alla sicurezza e il rischio correlato all’aumento delle armi in circolazione.

Mentre alcune associazioni animaliste si pronunciano contro la proposta, il silenzio delle grandi associazioni ambientaliste come WWF e Legambiente genera domande. L’ Ente nazionale per la protezione degli animali definisce la proposta un “attentato all’ordine pubblico e all’incolumità dei cittadini.”

Dopo giorni di intense discussioni e preoccupazioni suscitate dalla proposta di modifica della legge sulla caccia presentata da Fratelli d’Italia, il senatore Bartolomeo Amidei annuncia il ritiro della sua proposta di legge. La decisione è giunta su richiesta del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

In una dichiarazione ufficiale, Amidei afferma: “Su richiesta del ministro Lollobrigida, ho ritirato la proposta di legge a mia firma. La proposta ambiva a una omogeneità normativa delle regole applicate all’attività venatoria in ambito europeo. Purtroppo, come sempre, senza entrare nel merito, è divenuto sterile argomento di polemica, e il tema dovrà essere più opportunamente trattato in un quadro di revisione complessiva della materia.”

Il senatore di Fratelli d’Italia ribadisce che, pur non avendo mai esercitato l’attività venatoria, rimane convinto che l’Europa debba condividere norme in ambiti di questa natura per evitare trattamenti differenti applicati ai cittadini dei diversi Paesi, con effetti anche di natura economica.

La risposta del ministro Lollobrigida:

Il ministro Francesco Lollobrigida, a sua volta, ha confermato di aver chiesto al senatore Amidei di ritirare la proposta di legge, sottolineando che questa non è mai stata concordata con il governo. In una nota ufficiale, il ministro afferma: “Senza entrare nel merito dei temi trattati, ritengo evidente sia necessario evitare ogni polemica derivante da proposte individuali che non rientrino in un riordino complessivo e omogeneo in chiave europea dell’attività venatoria.”

Lollobrigida sottolinea che le polemiche strumentali e artificiose derivanti da azioni di questa natura inquinano un dibattito finalizzato a garantire le attività legali esercitate da liberi cittadini, compresa quella in oggetto.

Con questa smentita, si conclude temporaneamente il dibattito sulla proposta di riforma della caccia, ma resta aperto il confronto sulla necessità di una revisione complessiva della normativa in chiave europea, con il rischio di una polarizzazione dell’opinione pubblica sull’argomento. Resta da vedere come evolverà la situazione nei prossimi mesi.

L’annuncio del ritiro della proposta di riforma della legge sulla caccia da parte del senatore Amidei, su richiesta del ministro Lollobrigida, costituisce un momento di respiro per chi ha seguito con preoccupazione gli sviluppi recenti riguardo a questa delicata questione.

In questa fase di smentita, auspichiamo che non solo venga abbandonata l’ipotesi di una riforma della caccia, ma che l’intera pratica venga considerata obsolete in un contesto civile e tecnologicamente avanzato. Nel nostro augurio si inserisce la speranza che un paese evoluto non necessiti più di uccidere animali per sopravvivere. La caccia, oltre ad essere pericolosa, dovrebbe finalmente essere abolita, promuovendo alternative etiche e sostenibili.

Siamo fiduciosi che la società italiana, consapevole dei cambiamenti e delle sfide del presente, possa orientarsi verso un approccio più rispettoso nei confronti della fauna selvatica e dell’ambiente. Auspichiamo che il dibattito sulla caccia si trasformi in una riflessione più ampia sulla coesistenza pacifica tra l’uomo e la natura, promuovendo soluzioni che non coinvolgano la perdita di vite animali per scopi ludici o altri.

Mentre salutiamo il ritiro della proposta, rimaniamo vigili e speranzosi per un futuro in cui la caccia diventi una pratica del passato, superata da un’umanità che ha abbracciato alternative compassionevoli e orientate alla salvaguardia della vita selvatica.

 

N >O >I
Fabrizio Cremonesi
Flavio Mantovani

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