Dalla Conferenza: "Fra Islam e Occidente" al viaggio negli stand degli editori indipendenti
Quest'anno il Book Pride, la fiera dell'editoria indipendente, si è tenuto allo spazio di Base di Milano dal 1 al 3 aprile, negli ex stabilimenti Ansaldo, in via Bergognone 34. Noi ci siamo stati per voi domenica 3 aprile e abbiamo assistito al dibattito sul ruolo della cultura fra Islam e Occidente, con Paolo Branca, Giuseppe Acconcia e Lorenzo Cremonesi. Era prevista anche la partecipazione di Gad Lerner, che purtroppo però non è intervenuto.
Il dibattito è durato circa un paio d'ore. A fare da moderatore, Lorenzo Cremonesi, da anni inviato per il Corriere della Sera in Medio Oriente, che ha introdotto il discorso sottolineando come, secondo la propria esperienza e le proprie conoscenze del mondo arabo, l'attacco dell'Isis non sia tanto rivolto contro i cristiani, quanto contro l'Occidente laico e illuminista. Parlando poi della cosiddetta "primavera araba", Lorenzo Cremonesi ha ipotizzato che questa possa essere considerata, sotto molti punti di vista, il corrispettivo in Medio Oriente di ciò che ha rappresentato, per l'Europa e il mondo occidentale, il crollo del muro di Berlino. Sempre secondo Lorenzo Cremonesi, quanto sta accadendo in Medio Oriente, la barbarie dello Stato Islamico e la Jihad, non sono "colpa degli americani, del colonialismo etc.", ma sono dirette conseguenze del fatto che la maggior parte degli Stati del mondo arabo, Iraq, Siria, Egitto, è stata governata da individui corrotti, sanguinari e violenti, che torturavano gli oppositori ed anche della incapacità di questi stessi Stati una volta eliminati i vari Saddam Hussein, Mubarak ecc., di progredire verso la democrazia.
Ciò non significa che nei Paesi del Medio Oriente non esistano movimenti progressisti, che noi definiremmo di sinistra che però sono troppo fragili e si sono limitati a richieste "minime".
L'intervento di Giuseppe Acconcia, giornalista del Manifesto, corrispondente dall'Egitto, ha ben descritto questi movimenti, partiti dal basso, costituiti principalmente da lavoratori, da operai e mercanti, per i quali una grande conquista era costituita, ad esempio, dall'ottenere il permesso di usufruire della corrente elettrica pubblica, per illuminare il proprio banchetto al mercato, oppure ottenere la fine dell'impunità per i poliziotti che malmenavano e uccidevano gli arrestati senza pietà. Questi movimenti, fondamentalmente laici, sono stati poi naturalmente emarginati dai fondamentalisti islamici, che hanno preso il sopravvento.
L'intervento del terzo oratore, Paolo Branca, linguista e orientalista, ha invece parlato di un documento poco conosciuto, la Dichiarazione di Marrakech, una Carta per i diritti delle minoranze nei Paesi a maggioranza musulmana.
Al di là dei numerosi spazi per i dibattiti, il Book Pride ha dato spazio e visibilità agli editori indipendenti, che a fatica riescono a farsi conoscere al grande pubblico. Gli stand erano veramente tanti e variegati' dagli editori di libri per bambini a quelli specializzati nelle pubblicazioni che trattano di viaggi, agli editori di narrativa, anche famosi come Sellerio (editore di Camilleri e Carofiglio), o meno conosciuti, come ad esempio le edizioni Infinito, che hanno pubblicato l'ultimo romanzo dello scrittore di Noir Gino Marchitelli, sangiulianese, presente presso lo stand insieme all'editore Luca Leone, e che sarà presto ospite del Salotto Letterario di RecSando, con la collaborazione del Circolo 6×4 a Cascina Roma, il 28 aprile 2016 alle ore 21:00, per presentare il romanzo "Il Barbiere Zoppo".
Insomma ce n'era proprio per tutti i gusti e per tutte le età. Sicuramente un evento importante per la cultura, non solo milanese, e per la diffusione della scrittura e della lettura a tutti i livelli.
Segnaliamo inoltre la presenza, importantissima, di Radio Popolare, in quanto editore indipendente.
Piera Scudeletti – Circolo Letterario 6×4