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Black Out a San Giuliano Milanese

La notizia è iniziata a girare su Facebook intorno alle 16.30 di venerdì 21 novembre. Ed io stessa ne sono stata testimone: alla pompa di benzina di Piazza Italia dove stavo facendo rifornimento, continuava ad andar via la corrente, per cui erogazione a singhiozzo, e blocco bancomat…

Sul Social-Network da un lato all’altro della zona nord-Est della Città, alcuni cittadini chiedevano se qualcuno sapesse la motivazione della mancanza di luce. Altri.. beh, se la prendevano già con il sindaco Lorenzano.
Sindaco che intorno alle 21 postava sulla sua pagina Facebook, pregando di condividerla il più possibile, la spiegazione del black-out: guasto alla rete elettrica dell’ Enel interessate le vie Cavour, Porta, Repubblica, Villaggio e Carpianello per la rottura di un cavo della media tensione da 15000 volt. Tempo di ripristino non quantificabile.

Qualche notizia in più ci è stata comunicata oggi 22 novembre, quando la luce era ritornata nella case, anche se in alcuni casi dopo circa 15 ore. Il guasto si è verificato in via Cavour, praticamente sulla linea che porta energia sull’asse est-ovest di San Giuliano. L'Enel è intervenuta subito ma la ricerca non è stata facile. Una volta accertato dove intervenire hanno chiamato l'azienda edile che lavora in collaborazione con l’Azienda elettrica che è arrivata alle 21 in via Cavour e hanno dovuto rompere la strada nel tratto tra via Carducci e via Sauro per provvedere alla riparazione. E' stato solo ed esclusivamente un guasto, non c'erano lavori in corso. Operai ancora all’opera in mattinata, ventilavano anche l’ipotesi che la causa del guasto possano essere state le forti piogge della scorsa settimana.
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E un guasto di 4 ore si è verificato contemporaneamente a San Giuliano all’ospedale San Raffaele. Speriamo non ci siano state ripercussioni sui malati….

Il Video realizzato da Luigi Sarzi Amadè e Pierino Esposti da: La città delle Idee

Mi permetto una personale riflessione: ho vissuto pochi anni della mia vita senza la luce elettrica, e lo ricordo ancora benissimo cosa vuol dire non avere la corrente : Ho imparato a leggere e scrivere con la luce di un lume a petrolio, e la sera andavo a letto presto d’inverno e tardi d’estate perché stavo fuori a giocare. E in tante zone del mondo non ce l’hanno ancora e sopravvivono ugualmente. Certo, senza corrente non saprei più vivere, senza tecnologia, senza comodità, senza ascensore, senza frigorifero, solo per parafrasare alcuni post di protesta durante il black-out.
Penso che questa “dipendenza” dovrebbe farci riflettere, su come abbiamo “impostato” la nostra vita, su quanto siamo autonomi nelle nostre decisioni, su quali siano i valori a cui siamo legati, su quali alternative poter contare in eventuali futuri periodi di Austerity come quello della storia a cavallo tra il “1973 ed il 1974, durante il quale molti governi dei Paesi occidentali, compreso quello italiano, furono costretti ad emanare disposizioni volte al drastico contenimento del consumo energetico”. La crisi sensibilizzò il pubblico sull'eventualità non troppo remota dell'esaurimento delle risorse energetiche, al punto da paventare un ritorno alla civiltà preindustriale.
Oppure quando un cavo tranciatoda un albero, in Svizzera, il 28 settembre 2003, per 17 ore ha lasciato senza corrente elettrica oltre 7 milioni di italiani.

Purtroppo Energia e petrolio non sono di nostra “produzione”.

E’ da questa certezza, che dovremmo partire per ri-educarci almeno alla tolleranza e alla non esasperazione, finanche verbale, delle situazioni di cui nessuno ha colpa.

Redazione Recsando Angela Vitanza – Foto Luigi Sarzi Amadè

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