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Asini, cavalli, erbe curative e turismo in Val di Sole grazie alla Pink economy della montagna

Professioniste appassionate, imprenditrici visionarie. Ma soprattutto innamorate della propria terra, portatrici di idee originali per far crescere in modo sano un territorio. In Val di Sole la quota di donne che hanno sposato il territorio montano per il proprio futuro professionale cresce. E dona storie suggestive 

Donkey, Rangi, Olmo e Sergio. Questi quattro asinelli erano abbandonati a sé stessi. Provenivano da un sequestro in Emilia-Romagna. Il loro destino sembrava triste e segnato. La loro sorte è mutata insieme a quella di due donne – Alessia Tomazzolli, insieme alla sorella Elisabetta – che se ne sono innamorate appena li hanno visti. Li hanno salvati, accolti in famiglia e trasformati nel perno della loro attività imprenditoriale. «Non si lasciavano toccare perché il loro rapporto con gli umani gli aveva finora insegnato a essere diffidenti». Pian piano hanno conquistato la loro fiducia e imparato come addestrarli.

Dopo aver preso il patentino di Tecnico di 1° livello nell’attività con gli asini, i loro nuovi amici sono diventati i protagonisti di “Ritmo d’Asino”, che organizza escursioni tra le bellezze della Val di Sole per adulti e laboratori a Caldes con i bambini, che imparano molto dal rapporto con questi animali. «Gli asini sono molto riflessivi, dolcissimi, empatici, lenti nell’operare ma molto curiosi. Insegnano ai bimbi la pazienza necessaria a costruire un rapporto di fiducia reciproca. L’onoterapia non a caso è anche molto indicata come terapia in favore di soggetti con disturbi della personalità, tossicodipendenti, persone con problemi di ansia, stress, disarmonia emotiva, bambini ipercinetici, aggressivi, anoressici, con disturbi dell’attenzione e con sindrome di Down».

Ma quella di Alessia ed Elisabetta è solo uno degli esempi di imprenditorialità rosa che sta fiorendo in Val di Sole. La Pink economy evidentemente si sposa benissimo con l’alta quota e i paesaggi montani. Una prova di come lo spopolamento delle montagne non sia un sentiero obbligato. Sotto le cime ci sono enormi vantaggi per chi ha la sensibilità e la pazienza per carpirne bellezza e peculiarità. La Val di Sole, con le sue due incantevoli valli laterali inserite nel contesto del Parco Nazionale dello Stelvio – la Val di Pejo e quella di Rabbi – è un esempio perfetto di questo fenomeno. Concreto l’aiuto che offre nella valorizzazione delle attività produttive fondate da donne o nelle quali la partecipazione femminile è essenziale. 

Lavora con gli animali anche Giulia Bontempelli che ha ereditato da suo papà il Centro di Equitazione Alpina di Pellizzano, l’agriturismo e l’azienda agricola per produrre il latte di montagna da due razze di mucche: la grigia alpina e la pezzata rossa. Nel tempo, il suo agriturismo ha saputo diventare un punto di riferimento per esperienze didattiche e di ippoterapia. Un modo per rinsaldare il rapporto tra uomo, animali e natura.

C’È’ CHI HA INVESTITO NELLE PIANTE…

Il percorso di “ritorno alla natura” intrapreso in Val di Pejo da Olga Casanova ha invece per protagoniste le erbe curative e il loro utilizzo nel campo della cosmesi naturale. Tanto da essere ormai un’eccellenza nel campo. Nella sua azienda, le attività didattiche vengono unite a un percorso a piedi nudi che, richiamando gli insegnamenti del monaco tedesco Sebastian Kneipp, fa ritrovare il benessere attraverso l’automassaggio alla pianta dei piedi.

Anche Sofia Panizza coltiva erbe di montagna dell’Alta Val di Sole. Anche in piena pandemia, non ha mai smesso di curare il proprio raccolto, sano e ricco di principi attivi. La particolarità della sua attività imprenditoriale però sta nel metodo che Sofia usa per far crescere le piante, ai piedi della Cima Presanella: un curioso impianto di diffusione della musica dalla quale escono le note di Mozart e Vivaldi. «Le basse frequenze della musica classica – spiega Sofia – sono capaci di stimolare la produzione di sostanze che migliorano il sistema immunitario delle piante e al tempo stesso tengono lontani gli insetti che la danneggiano». Quando arrivano i turisti, d’estate, Sofia li coinvolge nella raccolta e propone loro laboratori didattici, anche per i bambini.

La naturopata Eulalia Panizza è poi un’istituzione nell’alta Val di Sole. Ha promosso la scuola di montagna “Raggio di Sole”, dove vengono insegnate le attività di autoproduzione che sono state fondamentali nel dopoguerra per la sopravvivenza delle famiglie nei territori di montagna: la realizzazione del sapone, la fibra d’ortica che diventa tessuto, la preparazione della birra, i segreti delle erbe e dei vari rimedi naturali. «Noi qui abbiamo tutto ciò che serve per la nostra salute. Sono nata e cresciuta in queste montagne. Ho scoperto i segreti delle erbe montane dai miei genitori e ora amo trasmettere quel sapere alle future generazioni. Una ricchezza che la natura ci offre ma che troppo spesso dimentichiamo».

… CHI DIFENDE IL TERRITORIO E I SUOI ABITANTI…

In un territorio come quello italiano, che per l’11% è tutelato grazie a una rete di oltre 1.000 aree protette, la figura della guardia forestale è cruciale. Per Jessica Gentilini diventare una di loro è stato il coronamento di un sogno di bambina. «Volevo salvare il mondo e l’ambiente per lasciarlo migliore di come l’ho trovato», racconta. Dal 2008 è quindi diventato uno degli appuntati forestali in servizio nel Parco Nazionale dello Stelvio trentino, in Val di Sole.

Anna Benedetti non ha voluto lasciare la sua terra, fermamente convinta che dalle sue radici avrebbe trovato la forza per portare avanti il suo progetto culturale. L’abnegazione e l’impegno hanno fatto il resto. Insieme a un gruppo di ragazzi, ha deciso di proporsi per gestire il museo dell’ape di Croviana. «Una struttura bellissima, realizzata dal Comune e dalla Fondazione Mach grazie a fondi Ue, che aveva bisogno di essere presa in mano e valorizzata» spiega. Insieme ad altri ragazzi solandri hanno creato un’associazione di promozione sociale con l’obiettivo di coinvolgere altri giovani della valle. Il successo non ha tardato ad arrivare. «Oggi, oltre al Museo dell’Ape, gestiamo vari altri beni culturali e naturalistici, offrendo visite guidate ben strutturate, attività naturalistiche ad adulti e bambini. Nonostante le attuali difficoltà causa Covid, credo che qui in montagna ci siano molti margini per fare impresa con la cultura».

…CHI USA LA MONTAGNA PER DONARE BENESSERE ALLE PERSONE…

Supportare le puerpere e le neomamme (ma anche i papà) per dotarle degli strumenti giusti per vivere la genitorialità in modo sano e senza stress. Per farlo organizza incontri con le coppie in gravidanza e nei primi mesi post nascita, aiuta con corsi di yoga, massaggi neonatali, ginnastica in acqua. Eva Nieminski, 36 anni è una delle prime in Italia ad aver intrapreso, tre anni fa, questa strada professionale. Nata in montagna, figlia di un’albergatrice e di un maestro di sci, ha deciso di rimanere in Val di Sole diventando una sorta di “mamma sitter” molto apprezzata.

Una laurea, la prima riconosciuta al mondo dal governo indiano, per inseguire prima una sua necessità e poi aiutare i bisogni degli altri. È questa la strada intrapresa da Sonia Tevini insegnante di yoga che utilizza la montagna come scenario ideale per amplificarne i benefici. In più è diventata anche istruttrice di nordic walking.

Trovare il modo per entrare in contatto intimo con l’elemento ancestrale per eccellenza: l’acqua. Farlo in un contesto paradisiaco come i torrenti alpini. E saperlo trasferire agli ospiti che provano un’esperienza nuova. Di più: quelle emozioni permettono di educarli e convincerli ad abbandonare eventuali timori per fargli ritrovare sicurezza in sé, trasferendo loro la certezza che può farcela.  “Basta il sorriso che si forma sul loro volto, quando riescono a cavalcare le onde del torrente”, racconta Ida Alves Daprà che ha contribuito all’affermazione del centro rafting di Mezzana, in riva al fiume Noce, uno dei corsi d’acqua considerati migliori al mondo per questo  sport.

…E CHI PUNTA A FAR CONOSCERE LA VALLE CON CIBO E TOUR GUIDATI

Paola Mosca è stata fortunata e caparbia nel riuscire a coniugare passione e lavoro che poi si traduce nel trasmettere ai giovani la conoscenza del buon cibo e il desiderio di tutelare il proprio territorio. Oggi è una docente del Centro di Formazione alberghiero e ristorazione Enaip di Ossana. «Cerco di trasmettere non solo il saper fare, le conoscenze tecnico-pratiche ma anche quali storie gli alimenti raccontano. Difendo una gastronomia sostenibile, partendo dal concetto di buono pulito e giusto. Voglio far comprendere ai ragazzi che la scelta del prodotto è di fondamentale importanza. Avere un approccio etico al cibo significa anche occuparsi dei risvolti economici e sociali che la sua produzione porta».

Cecilia Iachelini aveva dieci anni quando la sua famiglia iniziò a gestire il Rifugio Dorigoni, a 2.436 metri di quota in Val di Rabbi, nel pieno del Parco Nazionale dello Stelvio trentino, raggiungibile solo a piedi superando 900 metri di dislivello. “Vivere in quota tre-quattro mesi l’anno insegna concretezza, programmazione, organizzazione e rende capaci di distinguere l’essenziale da tutto ciò che è superfluo. L’Ortles Cevedale è molto meno noto di altri territori montani. Eppure è un’area di estremo pregio ambientale. Voglio contribuire a farlo conoscere, ma diffondendo allo stesso tempo fra i turisti una grande attenzione alla sostenibilità ambientale”.

Avere un lavoro avviato da web designer, ma sentire che il cuore è altrove. Ilary Bontempelli ha seguito il battito e ha trovato vita professionale e amore: al primo giorno di corso per ottenere l’inserimento nell’elenco speciale delle guide alpine incontra Giacomo. Diventa il suo compagno e suo socio: insieme cominciano a pensare ad Experience Val di Sole, una società che si occupa di trekking, escursioni e attività outdoor a 360°, al servizio di privati e strutture alberghiere.

Edoardo Stucchi

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