Al via le iscrizioni al servizio per l'anno scolastico 2015-2016 con nuove regole chiare per tutti
Con il nuovo anno scolastico, nuove regole per la mensa. Nessun aumento in vista, ma per l'iscrizione bisogna essere in regola con i pagamenti.
I dati dell'ultimo triennio richiedevano una correzione di rotta: infatti, da settembre 2012 a giugno 2015, l'insoluto è stato pari ad 1 milione e 100mila euro su 5 milioni di entrate previste. Con la Delibera di Giunta Comunale n°149/2015, si è stabilito quindi il principio generale che usufruisce del servizio solo chi non ha arretrati da pagare. Il servizio è garantito a 3111 bambini e costa circa 2 milioni di euro: nel 2015, l'88,07% delle famiglie è in regola con i pagamenti e queste stesse famiglie si sono sobbarcate anche la quota di chi invece non ha ancora pagato (lo “scoperto” annuo si attesta in media sui 400 mila). Da settembre però si cambia. Con l'approvazione della Delibera, si sono aperte le iscrizioni al servizio (fino al 31 agosto), a cui potranno accedere però solo coloro che non hanno pendenze aperte. Chi invece deve ancora ripianare i debiti può contattare gli uffici comunali e procedere al versamento di quanto ancora dovuto. In caso di difficoltà a saldare l’intero importo, sarà anche possibile concordare un piano di rateizzazione, che consente comunque di iscriversi.
Da queste novità saranno escluse le situazioni di grave disagio che il Comune valuterà, caso per caso. “Dobbiamo cambiare mentalità tutti – commenta il Sindaco, Alessandro Lorenzano – perché solo in questo modo i costi potranno ridursi, per tutti. E' una questione di rispetto delle regole: infatti, pensiamo che non sia corretto che l’88 per cento di famiglie che fa regolarmente il proprio dovere debba pagare anche per il 12 per cento di coloro che invece non rispettano gli impegni e le scadenze. Questa situazione deve cambiare. E così cambierà. Bisogna ristabilire il principio che le regole devono essere rispettate. Da settembre si “resetta” tutto e comincia una nuova fase. Riteniamo infine che, tralasciando i casi di autentico disagio e comprovata difficoltà sui quali il Comune rimane attento, questa sia una decisione che vada nella direzione di un giusto cambiamento. Una decisione che la maggioranza dei cittadini in regola con i pagamenti si aspetta da un Comune e che invece spesso le amministrazioni fanno però fatica ad assumere. Noi invece l'abbiamo fatto con coraggio e a tutte le mamme e a tutti i papà potremo parlare finalmente, nel concreto, di giustizia sociale”.