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A1 verso le 4 corsie, distrugge terreno agricolo nel Basso Milanese
La decisione del Tribunale amministrativo regionale della Lombardia di respingere il ricorso dell’Azienda agricola De Giorgi conferma che i lavori per l’ampliamento dell’autostrada A1 nel tratto tra Lodi e Melegnano potranno procedere come programmato. Nonostante l’opposizione degli agricoltori locali, il tribunale ha ritenuto che l’interesse pubblico legato all’ampliamento dell’autostrada abbia la precedenza sulle preoccupazioni riguardanti il benessere degli animali e la perdita di terreno agricolo.
Questo significa che i circa 72.000 metri quadrati di terreno agricolo saranno parzialmente sottratti, sia temporaneamente che definitivamente, per fare spazio all’ampliamento a quattro corsie dell’autostrada A1. Nonostante ciò, il tribunale ha respinto l’alternativa di spostare il cantiere più vicino al centro abitato di San Zenone al Lambro, ritenendo che non avrebbe alleviato in modo significativo il disagio per le mucche presenti nella stalla.
In conclusione, la decisione del tribunale rappresenta una sconfitta per gli agricoltori che hanno presentato il ricorso e un’approvazione per il progetto di ampliamento dell’autostrada e una sconfitta per tutti gli abitanti del Basso Milanese.
La crisi climatica e la perdita di suolo vergine sono temi di enorme importanza e richiedono un’azione immediata da parte delle società e dei governi di tutto il mondo. Costruire nuove autostrade può portare a ulteriori impatti ambientali e alla distruzione di habitat naturali, aggravando ancora di più la situazione.
Per affrontare efficacemente la crisi climatica e promuovere un futuro sostenibile, è essenziale adottare un approccio olistico alla mobilità. Questo significa investire nella migliore efficacia dei trasporti pubblici esistenti, come treni, metropolitane, tram, al fine di renderli più convenienti, accessibili ed efficienti. Dobbiamo anche incoraggiare lo sviluppo di nuove soluzioni di trasporto sostenibile, come veicoli elettrici, biciclette, pedoni e mezzi di trasporto condivisi.
Aumentare le reti di trasporto pubblico, fornire infrastrutture adeguate per i ciclisti e i pedoni e promuovere forme di mobilità condivisa, come car sharing e bike sharing, sono tutte misure importanti che possono ridurre la dipendenza dai veicoli privati e ridurre le emissioni di gas serra.
Inoltre, è fondamentale promuovere un cambiamento culturale che favorisca un atteggiamento più consapevole verso l’uso dei trasporti. Sensibilizzare le persone sui benefici ambientali dei trasporti sostenibili, come la riduzione delle emissioni, la miglior qualità dell’aria e la mitigazione del cambiamento climatico, può influenzare positivamente le loro scelte di mobilità. Fornire informazioni sulle alternative disponibili e sulle opzioni di trasporto sostenibile può aiutare le persone a prendere decisioni più consapevoli e responsabili.
In sintesi, l’adozione di un approccio olistico alla mobilità, che comprenda il potenziamento dei trasporti pubblici esistenti, lo sviluppo di soluzioni di trasporto sostenibile e un cambiamento culturale verso scelte di mobilità più consapevoli, è fondamentale per affrontare la crisi climatica e garantire un futuro più sostenibile per il nostro pianeta.
Fabrizio Cremonesi – N>O>I
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