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A S. Donato tra il dire e il fare… c’e’ di mezzo il PD

Bocciato in Consiglio Comunale l’Ordine del Giorno presentato dal consigliere Curci su “EXPO dei Diritti”.
Solo Movimento 5 Stelle e SELVerdi chiedono che il Comune di San Donato Milanese non offra sostegno e non conceda il patrocinio delle istituzioni a eventi organizzati da associazioni di stampo omotransfobico, la cui attività punti a promuovere le cosiddette “teorie riparative”.
Un voto che apre una voragine e rende poco credibile un’amministrazione – e con essa i partiti di centro-sinistra che la sostengono – che vuole apparire inclusiva, rispettosa dell’individuo e vicina alle battaglie di chi lotta contro discriminazioni e preconcetti.
Stanotte, in Consiglio Comunale, destra e maggioranza di centro-sinistra hanno fatto finta di litigare.

I primi sostenevano l’operato della giunta Maroni che ha concesso il patrocinio EXPO2015 al recente convegno organizzato dall’associazione “Obiettivo Chaire” e giustificavano le “teorie riparatorie” sull’omosessualità; i secondi, tentavano di convincerci di pensarla in modo diametralmente opposto, spendendo fiumi di parole su diritti universali, uguaglianza e laicità delle istituzioni.
Alla fine, però, si sono tutti assunti la responsabilità di portare indietro le lancette della storia, con un voto dal gusto arcaico e medievale, bocciando due richieste semplici e “naturali” contenute nell’Ordine del Giorno:
– impegnare l’amministrazione comunale a non offrire sostegno e a non concedere il patrocinio a eventi organizzati da associazioni di stampo omotransfobico, la cui attività punti a promuovere le cosiddette “teorie riparative” che mirano a curare l’omosessualità come fosse una malattia e – più in generale – a non dare il patrocinio a soggetti sostenitori dell’omotransfobia;
– impegnare il sindaco a intervenire presso la Regione Lombardia affinché la Giunta e il Consiglio regionali non concedano più patrocini su richieste provenienti da associazioni di stampo omotransfobico.
Il sindaco non si è sentito nemmeno in dovere di intervenire nella discussione, mentre alcuni consiglieri PD e della Lista Noi per la Città sconfessavano quanto sostenuto a livello provinciale e regionale da parte dello stesso Partito Democratico arrampicandosi sugli specchi, con distinguo e cavilli al limite del
paradosso.
Al netto di tutte le belle parole di circostanza, i cittadini devono valutare il bottone che i consiglieri hanno schiacciato: PD e Lista Noi per la Città hanno votato assieme a Forza Italia e Lista Insieme per San Donato e, nei fatti, si sono rifiutati di prendere posizione contro l’omotransfobia.

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