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Una strada lunga 100 anni

Redazione RecSando, San Donato Milanese

Una strada lunga 100 anni
L'Italia: le guerre, la resistenza, la pace, l'Europa

Si è conclusa con la giornata del 2 giugno, dedicata alla festa della Repubblica, una lunga maratona che quest'anno ha visto in Italia molte manifestazioni ed eventi organizzati per ricordare i 100 anni dall'inizio della prima guerra mondiale.
In particolare per ripercorrere con la memoria la lunga strada, purtroppo macchiata da molte strisce rosso sangue, che ci lega al nostro passato e su cui sono state segnate le tappe fondamentali per l'Italia di oggi.

Anche a San Donato sono state diverse le iniziative per favorire la conoscenza, specialmente verso i giovani, del significato e dell'importanza di tappe storiche quali, appunto: il centenario dall'inizio della prima guerra mondiale, il settantesimo anniversario della Liberazione, la proclamazione della Repubblica Italiana, l'approvazione della nostra Costituzione, la nascita dell'Unione Europea.

Con uno sforzo positivo ed originale, i sindacati dei pensionati sandonatesi CGIL, CISL e UIL hanno presentato in Aula Consigliare una serata in cui, con vari linguaggi, si è riassunta questa lunga strada.
Musica e canto corale con l'esibizione della Corale “Canticorum Jubilo” diretta dal maestro Mauro Fagioli, lettura di poesie di Giuseppe Ungaretti, lettere di partigiani condannati a morte, fotografie, documenti e testimonianze.
 

Linguaggi diversi, ma unico obiettivo: " non dimenticare!"

E' poi stato il momento dell'intervento del Sindaco Andrea Checchi, che ha salutato e ringraziato gli organizzatori della serata ricordando l'importanza di ricorrenze che mantengano viva la memoria sulla nostra storia e, in particolare, sulla nostra Costituzione. Inoltre ha sottolineato il fondamentale ed attuale principio: “l'Italia ripudia la guerra”.
Ha poi lasciato la parola al Parlamentare europeo Antonio Panzeri, che ha ricordato l'obiettivo principale su cui si è fondata la nascita dell'Europa, cioè garantire non solo la pace, ma una “pace duratura”.
I fondatori dell'Europa negli anni successivi alla tragedie provocate dalla prima e dalla seconda guerra mondiale avevano ben chiaro che la pace raggiunta poteva essere mantenuta nel futuro solo con il superamento dei nazionalismi che le avevano generate.
Ma da allora il mondo è notevolmente cambiato.
Dopo la caduta del muro di Berlino e la fine del mondo diviso in due blocchi, gli effetti della globalizzazione, la diffusione delle nuove tecnologie e la rapidità dei nuovi strumenti di comunicazione, insieme alle conseguenze di una crisi economica prolungata hanno cambiato completamente lo scenario geo-politico internazionale.
Conflitti di natura locale stanno aumentando di numero e di intensità.
C'è un grosso rischio di disgregazione e di ritorno a spinte nazionalistiche.

La paura dell'immigrazione, la paura dello straniero, la paura di non trovare lavoro, facilitano la ricerca di scorciatoie, di soluzioni che favoriscono il rinchiudersi nel proprio mondo, nei propri confini.

L'europarlamentare Panzeri ha poi concluso il suo intervento, ribadendo che diventa sempre più urgente promuovere una nuova politica europea che sappia rimettere al centro il mantenimento della pace fra i popoli, di rapporti di convivenza e di confronto democratico fra i vari stati.

Rimettere al centro la partecipazione alla vita politica e alle scelte che riguardano la vita e il futuro di ognuno di noi.
Questo è il messaggio che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni.

Redazione Recsando – Luciano Monti
fotografie nell'articolo di Mara Del Monte
servizio fotografico  su flickr RecSando di Renato Tramutoli

clicca sull'icona "fr" per vederle


 

Una strada lunga 100 anni by Recsando on Mixcloud

 

Per chi non ha potuto essere presente, la Redazione RecSando rende disponibile la registrazione audio della serata.

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