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Etiopia, inaugurati altri 7 pozzi: con mamma elisabetta continua il sogno del figlio Andrea

“Vorrei proseguire con un progetto che riguardi la linea di confine con l’Eritrea. Nel nome di mio figlio sogno ponti, non muri”.

Elisabetta Cipollone ha deciso di far rivivere il sogno del figlio: portare l’acqua in Africa. Insieme al VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo questo sogno si è trasformato nel progetto “Un pozzo per Andrea”, nell’ambito del quale dal 6 al 14 marzo sono stati inaugurati altri 7 pozzi nelle regioni di Gambella e Tigray, che vanno ad aggiungersi ai 17 già costruiti.

Andrea De Nando è scomparso il 29 gennaio 2011, a soli 15 anni, investito mentre attraversava le strisce pedonali fuori dall’oratorio. Viveva con la sua famiglia a Peschiera Borromeo, in provincia di Milano e aveva affidato al suo diario il sogno di portare l’acqua nei Paesi del Sud del mondo.

Da allora mamma Elisabetta non ha mai smesso di lottare per realizzare il sogno del figlio. Insieme al VIS ha cercato fondi e supportato la realizzazione di 24 pozzi in Etiopia, presenziando all’inaugurazione di tutti, uno per uno.

“Stanchissimi, ma felici – spiega Elisabetta di ritorno dal viaggio – Abbiamo inaugurato 7 pozzi e preso visione di nuovi siti per la continuità. Sogno di creare un punto d’acqua lungo la linea di confine tra Etiopia ed Eritrea. Spero di realizzare anche questo obbiettivo, che simbolicamente vorrebbe dire molto e chiamarlo “The peace well” . Costruiamo ponti e non muri”.

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