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Siamo pronti a vivere a San Donato Milanese con il Covid-19 ?

VIVERE A SAN DONATO CON IL COVID-19 …SIAMO PRONTI ???

Una cosa è certa prima della fine del 2021 non riusciremo a vaccinarci in tanti, forse solo il 70% della popolazione, quel tanto che serve per consentire una immunità di “ gregge “ e sperare di poter riprendere una vita normale.
Quello che ci preoccupa è in questo periodo la totale assenza di strategie /azioni che devono consentirci di evitare di “incappare“ nella terza ondata della pandemia.
I malati e i decessi nel Sud Milano ed in particolare quelli di San Donato Milanese hanno raggiunto dati preoccupanti.
Di tanto in tanto ci siamo permessi di segnalare idee, proposte ed azioni, ma la cosa più grave è quella di notare come la classe politica (organi Decisori) non dimostra alcun interesse (un muro di gomma).
Noi con spirito di servizio che ci contraddistingue, non molliamo e continuiamo convinti che il cambiamento è alle porte e non si può continuare a vivere nell’indifferenza.
Noi “gli Elettori” al momento giusto sapremo scegliere.

Proviamo ad affrontare le questioni più importanti :

ASSISTENZA SANITARIA

Purtroppo pensavamo di vivere in una Regione con una sanità efficiente, pronta, puntuale, ma  con la pandemia abbiamo scoperto le nostre fragilità, le nostre debolezze, le nostre incapacità . È mancata la medicina di prossimità, sono saltate le assistenze e le paure ci hanno portato in massa ad “intasare” Pronti Soccorsi e gli Ospedali. Abbiamo assistito a scene preoccupanti e nonostante gli sforzi sovraumani del personale sanitario siamo stati costretti a contare tanti morti, soprattutto le persone più fragili e in prima linea gli anziani (al 25 novembre i positivi a San Donato Milanese 1.330, a San Giuliano Milanese 1.963, a Peschiera Borromeo 1.042).

È difficile dare giudizi, purtroppo il sistema non era adeguato a partire dalle terapie intensive (n.d.r. – in Germania 5 volte più efficiente), alle difficoltà a fare tamponi con tempi lunghi per le risposte, con attese abnormi.
Ricordiamoci che purtroppo i controlli e gli interventi sulle altre patologie (in primis tumori e cuore) sono saltati e anche qui saremo costretti a contare altri morti.

CHE FARE ?
E necessario ogni sforzo per liberare Ospedali e Pronti Soccorsi.
L’imperativo e attuare la Medicina di prossimità partendo dal medico di famiglia, oggi la maggior  parte dei malati di Covid-19  può essere curata e seguita da casa con terapie consolidate, in ospedale devono essere curati solo i casi più gravi con più patologie.
Per attuare la medicina territoriale non bastano i medici di famiglia, denunciamo la mancanza di un coordinamento territoriale a San Donato Milanese.
In Lombardia questo coordinamento e attuato in alcune aree, poche rispetto al contesto e avviene con controlli di almeno due telefonate al giorno. (n.d.r. – esempio Ospedale Niguarda).
Uno dei pilastri di questo sistema sono le USCA strutture mobili che operano interventi a casa in grado di visitare, fare tamponi, e controlli compresi i polmoni. (Le Unità Speciali di Continuità assistenziale sono formate da medici e il loro scopo è quello di assistere a domicilio i pazienti affetti da Covid-19 che non hanno bisogno di un ricovero. In questo modo vengono alleggeriti gli ospedali, mentre i medici di famiglia possono continuare a seguire i pazienti ordinari).
Purtroppo nella Regione Lombardia sono quasi inesistenti, al 13 Novembre sono appena 157.
La POLITICA deve battersi per tutto questo, solo cosi possiamo evitare la traversata” del dolore.
 “Chi può aiutarci” se non i nostri referenti politici /Istituzionali ?
In alcune realtà gli stessi Comuni hanno sopperito alla assenza di strutture di coordinamento organizzandosi. con risorse comunali.

Un altro aspetto è quello dei VACCINI ANTI COVID che a partire da Gennaio sarà possibile effettuare secondo delle priorità, per agire con celerità e bene, in maniera ordinata.
È importante e che anche le Amministrazioni Comunali mettano a disposizioni strutture (come stanno organizzando in Germania), che possano consentire di velocizzare la vaccinazione.
Non citiamo il VACCINO ANTI INFLUENZALE, un vero fallimento.
Siamo tra le ultime Regioni, siamo appena partiti e sembra che manchino delle dosi per garantire la vaccinazione a chi ne ha fatto richiesta.

LA SCUOLA

La scuola va aperta, non possiamo creare altri drammi ai nostri giovani, non possiamo rubargli  un anno di scuola interrompendo una tensione educativa fondamentale per la loro vita.
Nessun paese europeo ha chiuso le scuole. La scuola è uno dei luoghi più sicuri, se problemi esistono purtroppo riguardano la mobilità, i trasporti e la modalità con cui si arriva a scuola.
È vero i mezzi di trasporto sono diventati il primo “ untore “ del paese a causa dell’affollamento, anche se il limite della capienza è stato ridotto al 50% , il vero problema  è che non esistono efficienti  e seri controlli.
Quali le soluzioni per i ragazzi della nostra area per andare a scuola in sicurezza?  

CAMBIARE GLI ORARI di ingresso e di uscita della scuola nella ipotesi di utilizzo di mezzi pubblici scegliendo “ fasce orarie” confortevoli che consentono di evitare affollamenti.
Basta organizzarsi con il vettore, tramite il Comune
UTILIZZARE BUS DA NOLEGGIO con corse dedicate a spese della Stato tramite la Regione Lombardia.
 A San Donato Milanese questi bus possono essere utilizzati per corse “ speciali “ dedicate a esempio per il complesso  Omnicomprensivo che comprende più Istituti superiori, trasportando gli studenti delle periferie (Poasco, via  Giuseppe Di Vittorio e altre aree).
Lo stesso sistema può essere utilizzato per le Scuole Medie.
Ricordiamo che questi utilizzi sono finanziati dallo stato attraverso le Regioni
COME FARE ? Non è un problema gli attori interessati sono il Comune, i Responsabili Scolastici e la Regione attraverso l’Agenzia della mobilità.

GLI INTERVENTI SUL TERRITORIO

Altro aspetto importante per poter traghettare al meglio questa difficile fase della nostra vita.
I MEZZI PUBBLICI.
Uno degli aspetti da mettere sotto controllo sono i mezzi pubblici per quanto riguarda il problema dell’affollamento sia sui Bus che alle fermate. Questo aspetto va gestito fra il Comune e le Aziende di trasporto in perfetta sintonia, se vogliamo limitare la diffusione del virus.

I CONTROLLI DI COMPETENZA.
È importante che possano essere attuati sul territorio tutti i controlli previsti dai DPCM con particolare riferimento a mascherine, distanziamento, apertura e chiusura locali e negozi.
Questi mesi per la verità non sono stati esaltanti per il nostro territorio, lo confermano il numero dei malati e dei morti.  Anche in questo caso sono richiesti interventi da parte delle Amministrazioni comunali con le forze dell’ordine, che vanno coordinati.

IL PUNTO DI RIFERIMENTO COVID

 Avevamo suggerito alla Politica fin da Marzo di adoperarsi per la creazione di un “Punto di Riferimento“ dedicato completamente al Coronavirus, affidandone la gestione ad una “figura apicale” per rendere San Donato Milanese città amica verso gli Anziani, i più fragili, con contatti telefonici che consentissero di lasciare dei messaggi per essere richiamati ed evitare inutili ed ansiose attese.
Purtroppo non mi risultano interventi in tal senso, salvo interventi sporadici.
Tuttavia è importante ricordare che la civiltà di una comunità si misura dalla attenzione verso i più deboli, quelli per capirci  che non devono uscire  e che dovrebbero ricevere il necessario a casa
( gli over 70 ).

CARLO LUNGARO – CREARE FUTURO


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