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Sgominato maxi traffico illegale di cuccioli dall’Europa dell’Est: la base operativa era a San Giuliano, in cascina Santa Brera

Alcuni dei cuccioli salvatiIl Nucleo Investigativo provinciale di polizia Ambientale e Forestale ha sgominato un maxi traffico di cuccioli di cane importati illegalmente dall’Est Europa e poi rivenduti nel Sud Milano e non solo.

L’operazione, denominata “Maky” dal nome di uno dei primi cani salvati, ha portato alla denuncia di nove persone, sei delle quali si trovano ora agli arresti domiciliari. Tra queste ultime figurano anche i due titolari dell’allevamento e del centro cinofilo di cascina Santa Brera a San Giuliano, nei pressi di Rocca Brivio, che gli inquirenti ritengono fosse la base operativa del traffico. Tra gli altri arrestati compaiono anche un altro sangiulianese, una donna di Melegnano e un veterinario 47enne di Milano, che forniva ai cuccioli documenti di identificazione contraffatti.

In base a quanto ricostruito dagli investigatori, la banda acquistava gli animali principalmente in Ungheria e Slovenia a prezzi molto bassi, che si attestavano attorno ai 120-130 euro a esemplare. Dopodiché, i quattro zampe venivano stipati in gabbie e cartoni, caricati a bordo di auto e furgoni presi a noleggio e quindi trasportati in Italia, fino alla sede operativa sangiulianese.

Una volta giunti a destinazione, il veterinario milanese forniva ai piccoli animali documenti di identificazione contraffatti, comprensivi di pedigree, microchip e libretti sanitari, che ne attestavano la sedicente provenienza italiana. I cuccioli venivano quindi rivenduti a prezzi molto rialzati principalmente su internet e social network, ma attualmente gli inquirenti stanno esaminando una rete di negozi tra Lombardia ed Emilia Romagna, che potrebbero aver avuto un ruolo nella rivendita.

Si ritiene che il traffico fruttasse circa 1mln di euro all’anno alle nove persone coinvolte, che sono ora accusate di associazione a delinquere legata al maltrattamento e al traffico illecito di animali. Presso cascina Santa Brera, che ospitava la base operativa dell’organizzazione, è presente anche il canile sanitario della provincia di Lodi, che tuttavia è risultato completamente estraneo ai fatti.

L’operazione “Maky” ha permesso altresì di salvare 88 cuccioli di diverse razze, come chihuaua, pastori tedeschi e akita, che sono stati presi in carico dalla polizia Ambientale in attesa di trovare loro una nuova dimora.

Alessandro Garlaschi

 

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