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SAN DONATO E PESCHIERA UNITE NEL NOME DI BARTALI

I due Sindaci hanno inaugurato la pista ciclopedonale che unisce le città. «Un gesto per guardare al futuro in questi giorni difficili»

CAMPIONE in gara e nella vita. Grazie al suo impegno, durante la seconda guerra mondiale, ha salvato centinaia di vite. E grazie alla sua vittoria nel Tour de France del 1948 ha saputo riunire il Paese, ferocemente diviso nei giorni in cui l’attentato a Palmiro Togliatti portò la Nazione sull’orlo della guerra civile. Da oggi, nel suo nome, si uniscono per la prima volta i territori di San Donato e Peschiera, finora connessi tra loro unicamente dalla Paullese. I Sindaci delle due città, in tarda mattinata, hanno inaugurato la pista ciclopedonale intitolata alla memoria di Gino Bartali, infrastruttura che riscrive il sistema di mobilità dolce dell’intero quadrante sud est del Milanese.

Il percorso di colore rosso corallo si snoda per 5 chilometri e 200 metri da piazza 9 novembre 1989, via d’accesso al Terminal M3, alla peschierese via Carducci (in zona Laghetto Azzurro). 4 chilometri sono nel territorio sandonatese e 1.200 metri su quello di Peschiera. La via ciclabile si sviluppa lungo l’asse Caviaga-Piadena-Bellincioni-Cefalonia-Europa, virando poi verso est su via Maritano. Da qui, attraversata l’area verde lungo le sponde del Lambro, entra nel territorio peschierese attraversando il fiume grazie al ponte (parallelo alla Paullese) a campata unica lunga 35 metri e con una superficie calpestabile larga 4 metri. Valicato il Lambro, la pista s’innesta nel sistema ciclabile peschierese che è connesso con mete gettonate tra i ciclisti – famiglie con bambini e sportivi – come l’Idroscalo, il parco Forlanini e il castello Borromeo. Contestualmente, la nuova via permetterà di alleggerire il traffico veicolare in transito tra le due città. Pendolari, studenti e clienti del centro commerciale potranno muoversi in bicicletta, rinunciando all’uso dell’auto.

La realizzazione dell’opera ha richiesto un investimento di circa 2 milioni e 200mila euro, la maggior parte del quale garantito da un contributo regionale pari a 1 milione e 400 mila euro. Della quota restante se ne sono fatti carico i due Comuni (SDM per 375mila euro e PB per 435mila euro).

 

Il taglio del nastro è avvenuto oggi a mezzogiorno quando i due sindaci si sono incontrati a metà del ponte che scavalca il Lambro scoprendo insieme la targa che reca l’intitolazione a Gino Bartali, campione nello sport e Giusto tra le Nazioni.

 

«Riteniamo importante – commenta il Sindaco di Peschiera Caterina Molinari – che questa strategica infrastruttura viva sotto l’egida di un simbolo del coraggio e del civismo della nostra Nazione. In questi tempi così incerti e drammatici, durante i quali abbiamo imparato a dare maggior valore al tempo e a ciò che ci circonda, guardiamo al futuro con speranza. Siamo finalmente in grado di raggiungere la vicina San Donato con mezzi sostenibili, e lo facciamo associando questa possibilità all’esempio di un grande uomo e sportivo, affinché sia d’ispirazione per tutti coloro che inforcheranno la propria bicicletta su questo percorso».

 

«L’inaugurazione della pista Bartali – aggiunge il Sindaco di San Donato Andrea Checchi – cade in giorni drammatici. Giorni in cui i territori delle due città sono “separati” per affrontare insieme un dramma che ha causato tanto dolore anche nelle nostre Comunità. Questa opera ci consente di guardare al futuro con fiducia. Apre una nuova via, riscrivendo la mobilità dolce di un intero quadrante della provincia, e testimonia come gli Enti territoriali, unendo le forze, possono migliorare la qualità della vita dei propri cittadini».

 

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