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Rosanna Bottani, la pittrice del paesaggio in mostra a San Giuliano

di Paolo Rausa
Rosanna Bottani è un’artista che ruba l’anima al paesaggio urbano, agli aspetti superstiti della civiltà rurale che pure è stata la cifra della civiltà e della cultura contadina lombarda, ai fiumi che solcano la pianura innevata o punteggiata da essenze arboree tipiche, alle cascine che resistono alle intemperie del tempo, al lavoro di donne e uomini che hanno modellato quei paesaggi e alla città che in qualche modo si contrappone al paesaggio agreste, innalzandosi maestosa nelle chiese e nei palazzi, eretti dagli uomini per lasciare traccia della loro presenza.
Non si limita Rosanna Bottani a osservare dall’esterno queste micro storie delle piccole cose, che incombono e che sembrano sovrastare il destino umano, il quale si riscatta con una presenza sempre discreta, con le opere di sussistenza, con modalità semplici ed essenziali.
Il visitatore rimane assorto, salvo poi sollevarsi davanti allo splendore dei bouquet di rose o dei prati verdeggianti dove rifulge il rosso dei papaveri o i mazzi di fiori variopinti che richiamano i colori dell’arcobaleno, Iris che annuncia agli uomini l’era della bellezza.
Rosanna Bottani è un’artista in formazione per così dire. Con la chioma bionda che svolazza la crederesti un’attrice pronta a recitare la sua commedia e non immagineresti mai che la sua scoperta dell’arte come pratica di vita sia avvenuta tardi, casualmente quando diversi anni fa si mise ad aiutare nei compiti di disegno un nipote che era impacciato.
Da allora non si fermò più: ‘Dipinsi un lago con un’isoletta. Fu merito di mio marito ad avere capito che dentro bruciavo di arte. L’indomani mi comprò colori e tele. Mi percorse il fuoco sacro. Da allora non mi sono più fermata. Ritraggo quello che vedo, i luoghi delle nostre campagne, i boschi, le città con i grandi monumenti dove gli uomini scompaiono’.
Non si chiede l’età ad una signora. Perciò non desta meraviglia se, nel passare in rassegna le foto dellerosanna bottani, scorcio del garda, olio, 50x40 numerose collettive a cui ha partecipato, i riconoscimenti che ha ricevuto – fra tutti il Leone d’oro nel 1980 ad Abbiategrasso e il Gallo d’oro l’anno successivo a Vigevano – si ammiri questa fanciulla bellissima, che riceve pergamene e statuette, riuscita miracolosamente a estrarre la sua vena artistica con l’aiuto del marito, scomparso da qualche anno.

Riconosce che ha creduto in lei e l’ha incoraggiata a prendere il volo, nell’esprimersi e nel modellare i paesaggi con una sensibilità e personalità di artista che ha ancora da percorrere un lungo cammino.
Info: SpazioCultura, p.za della Vittoria 2, San Giuliano Milanese, fino al 16 dicembre, orari: 10-12, 15-19, rosy.pittrice@gmail.com, tel. 02 98242647, 338 8833231.

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