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Proposte post evento Sicurezza è Coesione – Fabio Corgiolu

Sommario

Proposte post evento Sicurezza è Coesione con prefetto Franco Gabrielli - Fabio Corgiolu

Proposta a margine dell’incontro pubblico “SICUREZZA È COESIONE” del 15 febbraio 2024 – ore 21:00 – Sala Consiliare – Via Cesare Battisti 2 – San Donato Milanese – a cura di RecSando – Rete Civica di San Donato Milanese e del Sud Est Milano.
Convegno sulla sicurezza e la coesione sociale nelle città con la partecipazione di Franco Gabrielli, già Prefetto, delegato del sindaco di Milano.

Nel ringraziare gli organizzatori dell’iniziativa, dopo avervi preso parte ed essere intervenuto (secondo le modalità poste) con domande scritte; come promesso, in amicizia, e molto serenamente, fornisco le seguenti considerazioni scritte contenenti una proposta di lavoro da calarsi sul territorio.


Osservo anzitutto che avrei preferito di gran lunga aver potuto intervenire oralmente durante la serata, anche perché, credendo nella orizzontalità delle relazioni, avrei preferito poter interloquire direttamente (ed alla pari) con l’illustre relatore che, al contrario, ha potuto solo lui e gli organizzatori esprimersi con quella modalità. La parola scritta è stata peraltro fonte di un malinteso che, ora, a seguire, chiarirò, anche, sottoforma di proposta.

I quesiti proposti

Ripropongo anzitutto i quesiti da me sottoposti a Gabrielli durante la serata.

  • In che misura ritiene che le forze dell’ordine: Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia municipale, possano coordinarsi, anche con la cittadinanza attiva, per il presidio del territorio.
  • Ritiene sarebbe utile una eventuale Commissione comunale (aperta e partecipata) sulla sicurezza urbana. 

Premessa

Premettendo che considero fondamentale il principio posto da Gabrielli, durante la serata, secondo il quale alle forze dell’ordine sono attribuiti specifici compiti in materia di sicurezza urbana, compiti che competono solo a loro e sono in grado di svolgere in sicurezza in relazione alla preparazione di cui dispongono. Detto questo, credo vi sia una necessità di maggior presenza sul territorio delle forze dell’ordine, necessità che può tradursi in maggiore presenza fisica ma anche in termini informativi e di trasmissione della cultura della sicurezza ad una cittadinanza che potrebbe e dovrebbe sentirsi maggiormente coinvolta.
Credo dunque esista anzitutto un tema di conoscenza sulle attività svolte dalle forze dell’ordine sul territorio, avendo l’opportunità di sapere chi fa che cosa, quando (in quali giorni ed orari) ed in quali porzioni del territorio. Ovviamente queste sono necessità informative che immagino possano essere soddisfatte solo parzialmente (e indicativamente) nel rispetto della particolarità delle attività svolte.

Controllo di Vicinato

 È interessante la citazione esposta da Gabrielli sull’opportunità che la cittadinanza attiva si relazioni con le forze dell’ordine in termini di collaborazione, su quanto è possibile fare. L’esempio citato però, mi pare di gruppi di cittadini (dediti al Controllo di vicinato) che si relazionano direttamente con il comando dei Carabinieri, credo sia riduttivo, destrutturato ed estemporaneo.
Da quanto sopra esposto nasce la necessità di un ambito civico (partecipativo) nel quale periodicamente possano incontrarsi rappresentanti delle forze dell’ordine, rappresentati dell’Istituzione comunale e rappresentanti della cittadinanza attiva per analizzare le situazioni più problematiche della città, conoscere i diversi punti di vista e le diverse aspettative e conoscere, in particolare quali iniziative posso essere intraprese dalla cittadinanza per fornire un proprio contributo. Un ambito permanente, stabile e permanente in cui poter divulgare e consolidare una certa cultura della sicurezza fatta di prescrizioni, impegni assunti ma anche di necessità esposte.

Commissione Sicurezza

A detta di alcuni Consiglieri comunali una sorta di Commissione comunale sulla sicurezza urbana dovrebbe essere già costituita ed in essere (per la verità un ambito non troppo conosciuto) ma ci si chiede dunque se questa possa aprirsi alla partecipazione anche della cittadinanza attiva e se la stessa possa funzionare anche come luogo d’incontro e confronto con i rappresentanti delle forze dell’Ordine secondo la necessità sopra esposta.
Il malinteso inizialmente insorto con Gabrielli era legato al fatto che lo stesso dal contenuto delle domande aveva inteso che la richiesta di coordinamento sul territorio potesse presupporre una sovrapposizione di ruoli ed indebite attività ipotizzate da parte della cittadinanza attiva. Chiarito a margine dell’incontro il senso delle domande anche Gabrielli ha convenuto sulla necessità di un maggiore scambio di informazioni al fine di far crescere e consolidare una cultura della sicurezza in ambito urbano.
Ringrazio quanti riceveranno e leggeranno con interesse queste considerazioni rendendomi disponibile fin da subito a ricevere commenti, considerazioni ed opinioni in materia; nonché a collaborare con chiunque voglia essere costruttivo/a in materia.

f.to Fabio Corgiolu (cittadino di San Donato Milanese)

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