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Pasti non pagati: nuove ingiunzioni di pagamento

La procedura per il recupero coattivo del credito, affidata a Ica, interesserà 20 famiglie per un debito nei confronti dell’Ente di circa 10mila euro
 
Indifferenti ai solleciti da parte del Comune (via mail, sms, raccomandata, notifica) riceveranno un’ingiunzione di pagamento. Sono 20 le famiglie che nei prossimi giorni vedranno recapitarsi a domicilio una richiesta coattiva – da parte di Ica per conto dell’Ente – finalizzata al recupero di un insoluto di poco inferiore ai 10mila euro (per la precisione 9.832,48 euro) accumulato nel corso dell’anno scolastico 2013/2014 per pasti consumati, e non pagati, nelle mense delle scuole della città.  
L’Amministrazione, dunque, in materia di evasione delle tariffe non abbassa la guardia. Dall’inizio dell’anno – includendo quelle in partenza – sono 147 le ingiunzioni di pagamento emesse con l’obiettivo di recuperare un monte insoluti (relativo ai servizi scolastici) di oltre 50mila euro. L’azione “di forza” per chiudere i conti precedenti all’anno scolastico in corso (iniziata nell’ottobre 2013 con il ritorno della gestione del Servizio in Comune e concretizzatasi con un recupero di oltre 300mila euro di insoluti) va di pari passo con il monitoraggio puntuale dell’andamento dei pagamenti del servizio di refezione per il 2014/2015.
 
Nel procedere con l’invio delle ingiunzioni di pagamento, l’Ufficio Istruzione,come già accaduto in precedenza, ha effettuato un lavoro di “scrematura” per distinguere tutte quelle posizioni dipendenti da situazioni di difficoltà economica che – data la delicatezza della loro natura – vengono affrontate di concerto con i Servizi Sociali.
 

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