In questa emergenza #coronavirus, tutte le Nazioni del mondo stanno vivendo la mancanza di momenti di socializzazione. Sono infatti sospesi tutti gli eventi di aggregazione, viene raccomandato di lavarsi le mani frequentemente, di non abbracciarsi, di non baciarsi, di non stringesri la mano, di mantenere le dovute distanze tra un individuo e l’altro.
Questa emergenza ha accelerato qui in Italia, anche perchè siamo stati l’unica nazione europea a raccontarlo al mondo, le prove tecniche di un altro mondo possibile.
Dove non sono riusciti amministrazioniì comunali, governi, a contrastare con i loro provvedimenti urgenti risposte concrete ai cambiamenti climatici, in pochissimo tempo ci è riuscito un piccolo virus.
E’ riuscito a far prendere al nostro Governo e alle nostre Amministrazioni Comunali decisioni che dovevano essere applicate da tempo.
Finalmente possiamo respirare, un’ aria più pulita !
Questa emergenza ha fatto in modo che con la paura del contagio venissero adottati in modo urgente misure nuove e innovative che in Italia tardavavo ad arrivare.
In cosi poco tempo è stato adottato il telelavoro (SMART WORKING) in molte aziende italiane.
Questo modo di operare che a molti non era conosciuto sta facendo in modo che i lavoratori non debbano recarsi nel proprio luogo di lavoro tutti i giorni, e anche un risparmio per le aziende che non devono riscaldare gli ambienti di lavoro, accendere le luci, etc…
Questo vuol dire non utilizzare l’automobile, consumare poco carburante per gli spostamenti o addirittura non consumarlo, con un notevole risparmio di danaro al mese.
Anche il prezzo della benzina è sceso notevolmete in queste due settimane.
Il pianeta ci sta sembra ombra di dubbio ringraziando per questa nostra decisione.
Avrete notato come il cielo è azzurro, come sia calato l’odore di smog che da sempre rende irrespirabile la pianura padana e in particolare il Sud Est Milano, come sulla Paullese e sulla SS9 Via Emilia, siano del tutto assenti le code interminabili provocate dal traffico delle automobili.
È quella di questi giorni una prova tecnica, che inconsapevolmente, per disposizioni della Regione Lombardia tutti i Sindaci del Sud Est Milan hanno dovuto adottare con la massima urgenza per evitare il diffondersi del Contagio.
E allora dinnanzi a questa prova tecnica, proviamo a immaginare che tutto questo non sia avvenuto per motivi di emergenza, ma che sia arrivata finalmente la Metropolitana nel Sud Est Milano, con fermate da San Donato fino a Paullo.
Un mondo senza traffico, un mondo senza inquinamento è quindi possibile, basta adottare misure urgenti, effettuare studi di fattibilita che comprendano nell’analisi dei costi e dei benefici anche i costi della salute.
Questo coronavirus sta regalando al mondo una diversa prospettiva
Eppure in queste prove tecniche di isolamento globale, dove è vietato fare sesso, baciarsi, abbracciarsi, toccarsi, stringersi le mani, io ho bisogno di contatto.
I NEED CONTACT WITH YOU !
Ebbene si, dobbiamo stare in casa e tutti davanti al computer possiamo avere l’occasione per ascoltare questa canzone del grande maestro di vita Peter Gabriel, precursore del tempo.
I HAVE A TOUCH | IO HO IL TOCCO |
The time I like is the rush hour, ’cause I like the rush
The pushing of the people, I like it all so much Such a mass of motion, do not know where it goes I move with the movement and, I have the touch I’m waiting for ignition, I’m looking for a spark Any chance collision and I light up in the dark There you stand before me, all that fur and all that hair Oh, do I dare, I have the touch Wanting contact I’m wanting contact I’m wanting contact with you Shake those hands, shake those hands Give me the thing I understand Shake those hands, shake those hands Shake those hands, shake those hands Any social occasion, it’s hello, how do you do All those introductions, I never miss my cue So before a question, so before a doubt My hand moves out and, I have the touch… |
Il tempo che mi piace è l’ora di punta, perché mi piace la corsa
La spinta della gente, mi piace così tanto Una tale massa di movimento, non so dove vada Mi muovo con il movimento e, ho il tocco Sto aspettando l’accensione, sto cercando una scintilla Qualche collisione casuale e io mi accendo al buio Eccoti lì davanti a me, tutta quella pelliccia e tutti quei capelli Oh, oso, ho il tocco Volendo contatto Voglio un contatto Voglio un contatto con te Agita quelle mani, agita quelle mani Dammi la cosa che capisco Agita quelle mani, agita quelle mani Agita quelle mani, agita quelle mani Ogni occasione sociale, ciao, come va Tutte quelle presentazioni, non mi manca mai il mio segnale Quindi prima di una domanda, così prima di un dubbio La mia mano si sposta e, ho il tocco Volendo contatto Voglio un contatto Voglio un contatto con te Agita quelle mani, agita quelle mani Dammi la cosa che capisco Agita quelle mani, agita quelle mani Tira il mento, accarezza i capelli, gratta il naso, abbraccia le ginocchia Prova a bere, cibo, sigarette, la tensione non allenterà Batto le dita, piego le braccia, respiro profondamente, incrocio le gambe Alza le spalle, allunga la schiena – ma nulla sembra piacere Ho bisogno di un contatto Ho bisogno di un contatto Niente sembra piacere Ho bisogno di un contatto |
dalla redazione di N > O > I – fabrizio cremonesi
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