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Nasce il COMITATO NO STADIO

COMITATO NO STADIO: FACCIAMO SQUADRA PER NON SVENDERE LA CITTA’
E’ nato il Comitato No Stadio a San Donato Milanese, aperto alla partecipazione di tutti i cittadini – residenti e non residenti – che si dichiarano contrari alla realizzazione nell’area San Francesco a San Donato Milanese di uno stadio con mega-centro commerciale, strutture per l’intrattenimento, svincoli autostradali e nuove tangenziali.

Il comitato sarà punto di riferimento e di stimolo per le tante iniziative a difesa dell’ambiente e del territorio.

 San Donato Milanese, 17 luglio 2023 – Il via ufficiale è stato dato venerdì scorso dai tanti volontari impegnati da settimane nei banchetti di raccolta firme a supporto della petizione No Stadio: è nato il Comitato No Stadio a San Donato Milanese.

E’ un comitato apartitico e in cui tutti si possono riconoscere; nasce appositamente senza alcun simbolo di partito, lista civica, comitato cittadino o associazione, proprio perché si pone come obiettivo prioritario quello di aggregare attorno a sé il maggior numero di cittadini, disponibili a dare una mano per vincere una partita tutt’altro che semplice: scongiurare l’arrivo dello stadio della società AC Milan a San Donato Milanese e convincere l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Squeri che alla nostra città non serve uno stadio per la serie A e la Champions League, ma la piena funzionalità dei nostri centri sportivi comunali, delle palestre e delle piscine, una volta il nostro fiore all’occhiello e da troppo tempo dimenticati.

Sempre venerdì scorso sono stati individuati i referenti del Comitato No Stadio, ossia le persone che fungeranno da anello di congiunzione tra i volontari, le associazioni del territorio, l’amministrazione comunale e gli organi di informazione, con compiti di coordinamento, comunicazione, organizzazione delle iniziative e raccolta di materiali di approfondimento e casi studio.

Hanno accettato il ruolo di referente cinque cittadini sandonatesi (Annalisa Molgora, Iris Balestri, Innocente Curci, Giorgio Bianchini e Marco Menichetti) che conoscono le problematiche del territorio, con spiccata vocazione ambientalista e ampia disponibilità a condividere la propria esperienza e le proprie conoscenze tecniche e professionali per illustrare alla cittadinanza quali siano i rischi e le difficoltà a cui si andrebbe incontro se fosse dato il via libera a questo intervento urbanistico così invasivo e così lontano dalle esigenze e dalle peculiarità della San Donato Milanese pensata e voluta da Enrico Mattei.

Ho accettato la proposta di far parte del gruppo di referenti del Comitato No Stadio per dimostrare in prima persona che anche noi giovani vogliamo dire la nostra su questa vicenda.” – afferma Annalisa Molgora, neo laureata e impegnata da anni in progetti promossi dalle associazioni ambientaliste – “Chi ci dipinge come ragazzi e ragazze interessati unicamente a fare baldoria, andare a concerti e assistere a partite allo stadio, si dovrà ricredere Tra noi giovani c’è anche chi aderisce al movimento Fridays for Future, chi si impegna nel sociale, chi promuove e pratica lo sport di base e vogliamo una San Donato verde, vivibile e sicura.”

 

Prosegue Iris Balestri, ingegnere, sandonatese da circa 20 anni: “Ho scelto di vivere a San Donato perché era diversa da tante altre città dell’hinterland milanese: tanto verde fruibile e servizi. La costruzione di uno stadio ci priverebbe di un importante polmone verde e snaturerebbe completamente la città, che sarebbe presa d’assedio da decine di migliaia di persone, buona parte delle quali in auto. Dobbiamo fare tutto il possibile per difendere San Donato e mi metto a disposizione perché voglio dare un futuro alla nostra città e a mio figlio adolescente”.

Secondo Giorgio Bianchini, storico ambientalista e tra i primi promotori del Parco Agricolo Sud Milano: “L’area San Francesco è tutt’altro che un luogo degradato e da bonificare. E’ un’area verde con funzioni tampone e di mitigazione ambientale alle porte di Milano, a poca distanza dalla famosa abbazia di Chiaravalle. In pochi lo sanno, ma quest’area presenta all’interno del suo perimetro una piccola ma preziosa zona umida che verrebbe del tutto cancellata.”

Il mega-complesso sportivo e commerciale, su cui si stanno dimostrando sempre più disponibili a “scatola chiusa” il sindaco e la sua maggioranza, non è mai stato posto in discussione in Consiglio comunale e non è nemmeno indicato nel programma amministrativo della città.

Seppur l’idea sia già propagandata come la panacea a tutti i problemi della nostra città, in realtà sono tantissimi i cittadini che stanno esternando il proprio disaccordo ed evidenziando forti preoccupazioni. Lo testimonia la raccolta firme a supporto della petizione ufficiale No Stadio: l’obiettivo minimo era di 300 firme di cittadini maggiorenni residenti, ma in poche settimane si è già raggiunta la cifra record di 1.300 adesioni.

Il comitato promuoverà una serie di iniziative per continuare ad informare sui rischi e le criticità che la costruzione di uno stadio di proprietà sull’area di San Francesco comporterebbe, e contrasterà tale eventualità con iniziative di protesta e in tutte le forme possibili previste dalla legge.

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