Scriviamo questa lettera perché nella serata di martedì 27 Giugno, diversi cittadini e cittadine si sono riuniti per manifestare fuori dal Consiglio Comunale e per assistere alla discussione della mozione sulla salvaguardia del verde rispetto alla realizzazione della strada SESTO GALLO – CIVESIO. La consigliera Laura Grechi, vista la presenza in aula di numerosi cittadini interessati alla mozione, ha chiesto di anticipare la discussione della stessa, come era stato fatto per altri punti la sera precedente. Ebbene, non solo la sua richiesta è stata negata dal Presidente del Consiglio Comunale senza alcuna motivazione e senza interpellare gli altri consiglieri, ma la mozione addirittura non è stata affatto discussa, il Sindaco infatti ha posto una questione pregiudiziale: il Consiglio, assemblea del popolo, e quindi la minoranza che ha proposto la mozione, non hanno potuto pronunciarsi al riguardo. 

Noi cittadine e cittadini presenti, interessati alla tutela del verde, rispettosi delle istituzioni, abbiamo purtroppo dovuto assistere e vivere sulla nostra pelle uno spiacevole episodio di mancanza di democrazia. La nostra passione per l’ambiente, la nostra coscienza civile, la nostra fiducia nell’ascolto, discussione, confronto costruttivo, nell’assemblea quale espressione di tutti i cittadini, sono stati ricambiati da una porta chiusa, dalla chiamata della Polizia Locale, dalla democrazia negata.  Ci chiediamo se l’Amministrazione e il Sindaco vogliano davvero il dialogo e il confronto con i cittadini.

 In una replica ad un post di Facebook che lamentava l’episodio in questione, il sindaco ha dichiarato:

“Il confronto con i Cittadini lo si ha tutti i giorni, nelle piazze, sui social e negli incontri pubblici. Peraltro, nel corso degli incontri pubblici organizzati in tutte le frazioni, il tema della strada non ha suscitato particolare interesse.”  Come comitato cittadino abbiamo organizzato assemblee e fatto banchetti, abbiamo raccolto – insieme alle altre associazioni ambientaliste del territorio – oltre 1000 firme, e possiamo affermare con forza che l’interesse c’è ed è tanto. Ma soprattutto abbiamo constatato che moltissimi cittadini, purtroppo troppi, non sono al corrente di quello che succede, nonostante il confronto quotidiano di cui parla il Sindaco, ci chiediamo perché? Abbiamo riscontrato che di fronte alla scelta cemento o verde, la maggioranza dei cittadini – di appartenenza politica diversa, di estrazioni sociali diverse, la maggioranza tutta –  sceglie sempre il verde.

La strada in questione, la strada “della discordia” NON è il tratto che porta dal sottopasso Borsellino al ex-campo sportivo, bensì quella inserita nel PGT con una variante e che potrà essere realizzata dal privato che acquisterà l’area “Darsene” e costruirà nuovi palazzi.  Sappiamo che grazie alle sollecitazioni nostre, e delle altre associazioni del sud milano, rivolte al Parco Agricolo Sud Milano, il Sindaco è “in dialogo costante con l’amministrazione di San Donato” e che vi è un possibile accordo perché la strada continui su San Donato in via Di Vittorio, come primo lotto. Siamo contenti di questa decisione intelligente che risparmia verde. Ma non basta. Noi, e la mozione negata, vogliamo sapere cosa ne sarà del tratto in capo al privato. Occorre – oggi e subito – coraggio: la modifica del PGT per eliminare una volta per tutte questa possibilità. Noi sogniamo un grande parco cittadino, al posto di palazzi e cemento.

Il Consiglio Comunale avrebbe potuto discutere di tutto questo se fosse stata data la possibilità al confronto e al dialogo democratico. Invece si è preferito il silenzio e la democrazia negata. La sede per discutere di ciò che sta a cuore ai cittadini, alle cittadine e alla città di San Giuliano è il Consiglio Comunale. Noi ci crediamo e chiediamo che i Consiglieri eletti dal popolo pongano rimedio a questo brutto episodio di democrazia negata, discutendo la mozione.

Comitato Villa Angelino