Incontro a Torino tra i comitati SALVIAMO I PRATI & SALVIAMO IL PRATONE
Certi incontri non solo iniziano subito bene, ma si trasformano in veri e propri colpi di fulmine in men che non si dica.
Ciò è quello che è accaduto domenica 30 maggio 2021 nell’incontro di Torino tra i Comitati Salviamo i Prati ( autoctono ) e Salviamo il Pratone ( San Donato Milanese ).
Siamo nell’era dei social, delle connessioni istantanee tra persone che a distanza possono arrivare a conoscere tutto ( o quasi ) di loro stesse in maniera reciproca senza nemmeno essersi mai vedute di persona.
Il Comitato Salviamo i Prati, nella figura dell’attivista Maria Cariota, aveva contattato il Comitato Salviamo il Pratone meno di 2 settimane fa chiedendo la disponibilità dello stesso a partecipare in quel di Torino a un evento finalizzato a sensibilizzare i cittadini del Quartiere Parella, ove un prato di 11 mila mq è a rischio cementificazione in vista delle Universiadi del 2025.
A tale appello il Comitato Salviamo il Pratone ha subito risposto con felicità ed entusiasmo, dando il proprio assenso incondizionato e ivi partecipando con 2 figure appartenenti all’Associazione N>O>I – Network / Organizzazione / Innovazione, co-fondatrice del Comitato stesso, vale a dire Fabrizio Cremonesi & Flavio Mantovani.
Durante l’incontro svoltosi sul prato in pericolo ( ubicato in via Madonna delle Salette ) ha preso il via la raccolta firme ( necessarie nel numero di 1500 ) che servirà per sottoporre al Consiglio Comunale una Delibera d’Iniziativa Popolare che avrà la precipua finalità di bloccare la cementificazione selvaggia e speculativa, da discutere tassativamente. Tempo per produrre le firme necessarie, 4 mesi. Quindi forza, diamoci e dateci dentro e facciamo firmare tutti !
In tale ottica, sarà fondamentale raggiungere il numero di cittadini torinesi più congruo possibile, attivando e ri-attivando quella passione civica e politica per la cosa pubblica che dovrà rinverdire i fasti delle modalità di lotta portate avanti 10 anni or sono ( 2011 ) al fine di far rimanere pubblici beni comuni inestimabili come l’acqua.
Durante l’incontro di domenica sono state fatte tante riflessioni, partendo dalla constatazione che il Partito Trasversale Del Cemento continua a comandare indisturbato nelle nostre città. I Comuni, in cerca di incassi cospicui e in un diluvio di retorica sulla “sostenibilità”, facilitano le trasformazioni urbanistiche che continuano ad essere lo strumento a disposizione degli interessi di costruttori, operatori immobiliari e finanziari.
FARE NETWORK
Come hanno sottolineato i ragazzi di Fridays For Future, la soluzione alla feroce crisi ambientale passa dal modo in cui trattiamo i prati nei nostri quartieri e in generale gli ecosistemi locali, di cui gli essere umani sono parte integrante.
La crisi viene invece affrontata con la stessa logica che l’ha causata, quella di mercato. A Torino (in Borgata Parella e non solo) e a San Donato Milanese (il Pratone) gli ultimi terreni vergini rimasti vengono considerati dalle amministrazioni comunali come un elemento economico, il posto su cui far costruire.
Di fronte a tali decisioni imposte, che vorrebbero divorare la natura e inibire la socialità, è necessario che i cittadini si occupino sempre di più del patrimonio comune; come è stato ricordato dall’Anpi di Grugliasco, il presidio della democrazia passa dalla “lotta popolare”, cioè dalla cura dal basso del territorio. Occorre mettere in rete le azioni singole, creando comuni sinergie. È quello che cercheranno di fare, nel percorso iniziato domenica scorsa, il Comitato Salviamo i Prati di Torino e il Comitato Salviamo il Pratone di San Donato Milanese.
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