GLI ORTI URBANI “SOTTO OSSERVAZIONE”
L’Amministrazione, riscontrati alcuni valori fuori norma emersi da una relazione presentata dal gestore, in via prudenziale ha attivato Ats e Arpa per verificare lo stato di salute degli appezzamenti di via Fiume Lambro
In attesa di analisi ufficiali e complete, il consiglio dell’Agenzia di tutela della salute della Città Metropolitana di Milano è «di diffidare in via precauzionale al consumo degli alimenti coltivati negli orti urbani». L’Ats è stata attivata dal Comune, una volta ricevuta la relazione agronomica commissionata dalla Sezione Orti di Eni Polo sociale, gestore dell’area di via Fiume Lambro. Dal momento che nella relazione erano stati evidenziati alcuni valori fuori norma, l’Ente prudenzialmente aveva contattato l’ex Asl, che ha indicato nell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) l’organo a cui far verificare la situazione.
La relazione del tecnico incaricato dal gestore si basa sull’analisi di alcuni campioni di acqua e terreno prelevati nell’area. Dai rilievi effettuati nelle zone coltivate, è risultata, limitatamente ad alcuni prelievi di terra, una concentrazione di zinco oltre la soglia. Questi valori hanno suggerito ai tecnici comunali l’opportunità di effettuare rilievi più puntuali, per verificare nel dettaglio la situazione e attivare i correttivi del caso. In questa senso, Ente e gestore sono pronti ad avviare un fronte comune per affrontare le problematiche eventualmente evidenziate da Arpa in contradditorio con i tecnici incaricati dal Comune.
«In attesa dell’intervento chiarificatore – spiega l’Assessore alle politiche ambientali Andrea Battocchio – suggeriamo di seguire il consiglio dell’Ats e di sospendere precauzionalmente il consumo degli ortaggi prodotti in loco. Non vogliamo, tuttavia, creare allarmismo in quanto al momento non sussistono elementi per prevedere interventi drastici. Sulla base delle risultanze dei controlli di Arpa, insieme a Eni polo sociale pianificheremo una strategia condivisa per consentire agli ortisti di proseguire la bella esperienza di cura della terra e aggregazione che lo scorso anno è stata ospitata a Expo come esempio di buona pratica in materia di coltivazione in ambito urbano».
«In qualità di responsabile della tutela della salute di tutti cittadini – aggiunge il Sindaco Andrea Checchi – invito gli ortisti ad attendere l’esito delle verifiche, proseguendo l’attività di cura degli appezzamenti, ma astenendosi in via precauzionale dal consumo dei prodotti, con la consapevolezza che l’Ente farà il possibile per tutelare il patrimonio condiviso rappresentato dagli Orti urbani, positiva tradizione locale da quasi mezzo secolo».
San Donato Milanese, 14 ottobre 2016