Skip to content
Home » Blog » Rassegna Stampa » Notizie dal mondo » Finalmente un duro colpo alle ecomafie e alla criminalità ambientale

Finalmente un duro colpo alle ecomafie e alla criminalità ambientale

Legambiente: “Finalmente un duro colpo alle ecomafie e alla criminalità ambientale” Una grande vittoria dei cittadini e degli ambientalisti contro le lobby degli inquinatori
“È una giornata storica anche per la Lombardia, seconda regione italiana per numero di arresti e quarta per numero di reati nel ciclo illegale dei rifiuti – dichiara Sergio Cannavò, responsabile del Centro di Azione Giuridica di Legambiente Lombardia – perché da oggi, con l'approvazione definitiva al Senato della legge che introduce dopo oltre 20 anni di battaglie ambientaliste i delitti contro l'ambiente nel codice penale italiano, gli eco-criminali avranno la vita più dura e sarà più facile difendere i nostri territory”. Con queste parole anche l'articolazione lombarda di Legambiente festeggia l'approvazione definitiva della legge sugli ecoreati che ha raggiunto il traguardo dopo ben quattro letture parlamentari e più di un anno di discussione tra Camera e Senato.

Le nuove norme inseriscono nell'ordinamento italiano i delitti di inquinamento e disastro ambientale – sia nella forma colposa che in quella dolosa -, andando a colmare una lacuna storica della nostra legislazione, che anche l'Europa ci chiedeva di riparare dal 2008. Il testo approvato oggi dal Parlamento prevede anche il raddoppio dei tempi di prescrizione, uno nuova figura di reato per chi ostacola i controlli ambientali o non effettua la bonifica in caso di inquinamento e uno sconto della pena in caso di ravvedimento operoso, ovvero per chi prima della sentenza ripristina lo stato dell'ambiente e risarcisce i danni.
Ma, dopo la più che giustificata soddisfazione per il traguardo raggiunto, l'associazione ambientalista rilancia il proprio impegno per il completamento delle riforme necessarie a garantire una effettiva e piena tutela penale dell'ambiente: “Non dobbiamo fermarci a questo pur importantissimo risultato – conclude Cannavò – chiediamo che l'azione riformatrice del Parlamento continui e che entro la fine della legislatura venga approvato un nuovo sistema dei controlli ambientali, insieme a provvedimenti di sistema in grado di rendere efficace ed efficiente la giustizia penale italiana, accorciando drasticamente la durata dei processi e garantendo maggiore giustizia ai cittadini”.

L’Ufficio stampa Legambiente Lombardia

Loading

Skip to content