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Cerimonia di commemorazione del 47° anniversario della morte del Maresciallo Maggiore Felice Maritano
Felice_Maritano

Il 15 ottobre 2021, a Robbiano di Mediglia si è svolta la cerimonia di commemorazione del 47° anniversario della morte del Maresciallo Maggiore Felice Maritano, colpito a morte in un conflitto a fuoco con un componente delle Brigate Rosse.
Chi era Felice Maritano?
Eroe di guerra nei Balcani,dove gli furono conferite diverse onorificenze, tra cui la promozione sul campo ad Appuntato ed una croce di guerra al valor militare, successivamente all’armistizio dell’8 settembre venne imprigionato in Germania fino al termine del secondo conflitto mondiale.
Nel 1974, a 55 anni d’eta e 35 di servizio, dopo aver comandato per oltre 10 anni la stazione carabinieri di Rivarolo, quartiere di Genova, ormai prossimo ad una meritata pensione, venuto a conoscenza che il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa stava cercando carabinieri per la costituzione del Nucleo speciale antiterrorismo, chiese di poter entrare a farne parte.

Cerimonia di commemorazione del 47° anniversario della morte del Maresciallo Maggiore Felice Maritano

In considerazione della sua grande e comprovata esperienza, la richiesta venne esaudita immediatamente, cinque giorni dopo la costituzione del nuovo reparto, diventandone subito una delle figure chiave e contribuendo in modo determinante prima alle indagini che condussero all’arresto di numerosi brigatisti , quindi allo smantellamento della colonna lodigiana delle Brigate Rosse, poi a quelle che portarono alla individuazione del covo e alla cattura di Renato Curcio e Alberto Franceschini, leader delle Brigate Rosse.
L’esame del materiale rinvenuto nel covo dei leader storici permise di individuarne un altro in un appartamento a Robbiano di Mediglia. Dal momento che, inizialmente, il covo di Robbiano venne trovato vuoto ma non abbandonato, i carabinieri si predisposero per attendere ad oltranza l’arrivo dei brigatisti. Dopo giorni di appostamenti, il 14 ottobre 1974  furono bloccati e arrestati , in due momenti distinti, due terroristi ,prima che potessero impugnare le pistole, con il colpo già in canna, di cui erano muniti. Il maresciallo Maritano partecipò alla cattura del secondo brigatista, ottenendo con insistenza poi di poter partecipare ai turni di piantonamento successivi con i colleghi più giovani, che non voleva lasciar soli in quei momenti di maggior rischio. Un terzo brigatista,giunse al rifugio il mattino dopo. All’intimazione del maresciallo Maritano di fermarsi, il brigatista, dandosi alla fuga, rispose con alcuni colpi di arma da fuoco, colpendo il militare dell’Arma che, non datosi per vinto, pur ferito, si lanciò al suo inseguimento sparando a sua volta con l’arma in dotazione. Il brigatista venne raggiunto da quattro colpi e stramazzò al suolo, mentre il maresciallo gli si accasciò accanto esortando, con le ultime forze a disposizione, i due colleghi, che sopraggiungevano, a catturare il terrorista.

Maritano morì durante il trasporto in ospedale lasciando la moglie e i tre figli. Nel covo furono trovati, oltre ad armi e munizioni, documenti ed effetti personali legati ai fatti di terrorismo.

Per il suo coraggio, spirito di abnegazione e sacrificio gli  furono riconosciute le seguenti Onorificenze:

– Medaglia d’oro al valor militare;

– Medaglia d’oro al valor civile;

– Croce di guerra al valore militare.

La figura del Maresciallo Maggiore Felice Maritano incarna in toto lo spirito degli uomini e delle donne dell’Arma dei Carabinieri, volto al servizio della Comunità per il rispetto della legalità e delle regole del vivere civile, anche a costo dell’estremo sacrificio della propria vita.

 

Il suo atto eroico sia ricordato per sempre: non possiamo fare a meno di atti di umanità generosi e di legalità.

La presenza di tante autorità militari, di ogni ordine e grado, l’intervento sincero e commosso del Sindaco di Mediglia, Gianni Fabiano, la presenza dei Consiglieri comunali, della Giunta, delle varie Associazioni del territorio , in particolare l’Associazione Nazionale Carabinieri di San Giuliano, promotrice della commemorazione,  testimoniano la profondità del gesto eroico del Maresciallo.

Nella commemorazione di questo triste evento , una nota positiva è stata la presenza degli studenti dell’I.C. “Emanuela Loi” che nei loro interventi hanno fatto sentire la propria voce ed esternato i loro sentimenti di ammirazione per l’atto eroico del Maresciallo che , in un continuo rifiuto della illegalità, non ha esitato a sacrificare la propria vita.
Ricordo il concorso letterario , da me indetto e a lui dedicato, che vide la presentazione di circa 500 elaborati sul tema della legalità e da cui venne ricavato un libro.

ONORE E GLORIA ALL’EROE!!!

Rosy Simone

Assessore All’Istruzione,Legalità e Cultura

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