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Amore per la terra, custodia della memoria: Storia di Luisa Carminati

"Facciamo ponte, di potentissimo amore, noi batterie spente, motori dai respiri sempre più piccoli…." con queste parole di Federica Francioli,  il gruppo di "Spiragli di poesie " della Casa delle donne di Milano ha introdotto l'argomento dell'incontro del 1 Dicembre 2017 a "La casa delle donne" di Milano.

E ponte è quello che si è creato tra le donne del duemila, donne di città e Luisa Carminati, donna della terra, testimone di  altri ritmi ed orrizonti. Anche lei con la sua vita e le sue opere (custodia di oggetti rurali, illustrazioni e manoscritti) ha voluto fare ponte con le nuove generazioni. Anche noi l'abbiamo incontrata su questo ponte invisibile che si è creato tra l'oggi e il passato, un passato che è l'origine dell'oggi, che è la nostra storia.
Il tema infatti era "Amore per la terra. Custodia della memoria. Storia di Luisa Carminati".
Luisa Carminati  è stata una  donna contadina appassionata della sua terra e della  custodia e trasmissione della memoria del mondo contadino lombardo, ricco di tradizioni, mestieri e cultura. Tutto è ben rappresentato nel  suo " Museo della civiltà contadina" che ha realizzato nei locali della Cascina Carlotta di San Giuliano Milanese , impreziosendolo di 150 quadri a matite colorate. La  testimonianza di Vittoria ed Elisabetta, il bel video "La terra e la memoria: storia di Luisa Carminati" del filmaker Giorgio Magarò, le fiabe della tradizione orale hanno permesso a tutti i presenti di conoscere la persona artefice di tutto questo.  Il suo museo che per anni è stato meta di gite scolastiche delle scuole di Milano e paesi limitrofi  cerca disperatamente una nuova sede poiché il contratto di comodato per l'uso degli spazi che lo ospitano non è stato più rinnovato.
In un clima di profonda attenzioe e partecipazione Luisa è tornata in mezzo a noi e ci ha fatto riflettere sull'importanza della memoria.
Prendendo in prestito le parole di Calvino in "Le Odissee nell'Odissea", possiamo concludere : " la memoria conta veramente, per gli individui, le collettività, le civiltà, solo se tieni insieme l'impronta del passato e il progetto del futuro ti permette di fare senza dimenticare quel che si voleva fare, di divenìtare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare."
Ci siamo lasciati con una promessa: ci ritroveremo in primavera per l'inaugurazione di una mostra sul tema dell'acqua nella civiltà contadina. Se non è un ponte questo …

Inviato da Eliabetta Viganò

 

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