Ad Amsterdam arrivano le barche senza pilota
immagine dal sito: http://senseable.mit.edu/roboat/
Dalle auto senza pilota alle barche che si guidano da sole. Con più di un centinaio di chilometri di canali e un quarto della superficie cittadina coperta dall’acqua, Amsterdam potrebbe essere il palcoscenico ideale per sperimentare una nuova frontiera della mobilità autonoma: non più terraqueo, ma galleggiante.
Ed è proprio nella città olandese, infatti, che è appena partito un progetto di ricerca quinquennale in questo ambito.
Roboat , come è stato battezzato lo studio, portato avanti in collaborazione dall’Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions (Ams) e dal Mit di Boston avrà durata quinquennale e un budget di venticinque milioni di euro.
“Immaginate una flotta di barche senza guidatore che trasporti merci e persone” ha affermato il ricercatore torinese del Mit Carlo Ratti, “Ma pensate anche ad un’infrastruttura galleggiante dinamica e temporanea, con ponti e pontili on-demand, che può essere assemblata e disassemblata in poche ore”.
Non soltanto barche, quindi, ma un intero sistema di trasporto in grado di cambiare il modo di fruire e vivere la città e che potrebbe essere sfruttato, tramite appositi sensori, anche per monitorare il livello di inquinamento delle acque.
I primi prototipi di barche-robot sono attesi sui canali cittadini nel corso del 2017.