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26 Settembre 2020, Rocca Brivio: Un bene pubblico da tutelare e valorizzare

Edo Bricchetti - Rocca Brivio 2020
Il Prof. Edo Bricchetti ha espresso un concetto molto interessante di “crownfunding culturale” e, concretamente, ha suggerito l’utilizzo dei PIC, Piani Integrati di Cultura, per la valorizzazione del patrimonio culturale, che nel Basso Milanese è ricchissimo e al tempo stesso sconosciuto a tanti. Ha indicato questa zona come ideale per un “turismo calmo”, sottolineando il fatto che l’Europa è disposta a finanziare i progetti, purchè siano realizzabili.
Nel pomeriggio di sabato 26 settembre, presso la dimora seicentesca situata tra San Giuliano Milanese e Melegnano, si è svolto il convegno dal titolo  “Rocca Brivio: un bene pubblico da tutelare e valorizzare“.
L’incontro, organizzato dal comitato Salviamo Rocca Brivio con il patrocinio di Città Metropolitana di Milano, Parco Agricolo Sud Milano e Comuni di San Giuliano Milanese, San Donato Milanese e Melegnano, ha visto l’alternarsi di una serie di interventi di varie realtà, soprattutto del Terzo Settore, operanti con successo in Lombardia.
Tutti gli interventi hanno sottolineato la necessità di partire dalla comunità e di muoversi insieme, Associazioni, Imprese e Comuni.
Tra i contributi più interessanti, citiamo i seguenti:
  • il prof. Edo Bricchetti ha espresso un concetto molto interessante di “crownfunding culturale” e, concretamente, ha suggerito l’utilizzo dei PIC, Piani Integrati di Cultura, per la valorizzazione del patrimonio culturale, che nel Basso Milanese è ricchissimo e al tempo stesso sconosciuto a tanti. Ha indicato questa zona come ideale per un “turismo calmo”, sottolineando il fatto che l’Europa è disposta a finanziare i progetti, purchè siano realizzabili.
  • il dott. Pedroni è intervenuto illustrando la storia e l’opera di recupero del Castello di Padernello (Brescia): si è partiti da una Fondazione di Partecipazione basata su una serie di progetti (puntare su un unico progetto può essere rischioso) che sono stati sviluppati dalla Comunità. Un castello che era in rovina è ora visitato da migliaia di  persone ed ora si pensa anche al recupero del borgo e delle cascine. Nella zona sono stati aperti ristoranti, aumentando il numero dei posti di lavoro nella zona, e 5 persone lavorano stabilmente all’interno della Fondazione nella gestione del Bene, con un bilancio in attivo. Tra i suoi consigli: mai da soli (fare le cose in comunità), avere una buona gestione con progetti chiari. Occorre partire dal concetto che la bellezza non è solo un valore estetico, ma anche economico e morale. La bellezza va riscoperta e anche arricchita con idee e progetti di arte contemporanea e con il coinvolgimento delle ammistrazioni locali per costruire insieme  una forma di turismo rurale ed esperienzale. Bisogna sognare con i piedi per terra e fare cose non effimere, ma che durino nel tempo.
  • il dott. Marco Pietripaoli, CIESSEVì di Milano, ha evidenziato come, nella gestione di Beni come Rocca Brivio, i comuni da soli non ce la fanno e l’imprenditoria neppure. Le realtà che funzionano sono quelle del terzo settore insieme alle amministrazioni ed alle imprese.Occorre partire dal concetto di “Bene Comune” che la comunità sente proprio e che decide rimanga accessibile ai più. Anche lui ha parlato di turismo sostenibile e di innovazione sociale, di capacità imprenditiva e sviluppo sostenibile ambientale, ecologico e istituzionale,
  • il dott. Massimo Pirovano, Museo Etnografico Alta Brianza (MEAB) ha parlato de “Il Museo e il Parco del Barro nel contesto culturale, storico e ambientale del suo territorio”, mostrando i frutti di uno sforzo per registrare la memoria materiale e immateriale e i cambiamenti della cultura locale partendo dai mestieri e lavori come l’allevamento del baco da seta o la pesca lacustre con l’obiettivo di far conoscere le diverse culture
  • la prof. Valeria Bacchelli, vicepresidente dell’associazione Parco Piazza d’Armi-le Giardiniere, REMAFLOW e don Massimo della Masseria di Cisliano (bene sottratto alla ‘ndrangheta) hanno presentato le loro esperienze che hanno portato alla sottrazione alla speculazione edilizia di spazi verdi, al coinvolgimento di vari mestieri e categorie svantaggiate per recuperare i beni destinati all’abbandono

Erano presenti i sindaci di Melegnano e di San Giuliano Milanese.

Il sindaco di San Giuliano è anche intervenuto dicendo di essere grato all’iniziativa dei luoghi del cuore FAI perchè ha riportato l’attenzione, anche nazionale, su Rocca Brivio, ma ha ribadito che non bastano le firme raccolte nel censimento dei luoghi da tutelare e salvaguardare per evitare la liquidazione della società publica Rocca Brivio Sforza e che, nel caso in cui non verranno presentate, entro il 9 novembre, manifestazioni di interesse, per problemi erariali, Rocca Brivio rischia seriamente di essere venduta.
 
Nel dibattito successivo sono intervenuti varie persone che hanno ribadito il ruolo di Rocca Brivio come Bene Comune da preservare, da cui partire per far riscoprire il territorio e la bellezza nascosta, e la necessità che i Comuni proprietari non si sottraggano alle loro responsabilità.
 
Nell’occasione il comitato Amici del Cuore di Rocca Brivio ha continuato a raccogliere le firme per eleggere Rocca Brivio a luogo del cuore FAI 2020.
 

L’evento è stato trasmesso anche in diretta Facebook ed ha raggiunto più di 2.500 visualizzazioni

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Leggi il DOSSIER: IDEE PER ROCCA BRIVIO (Progetto di N>O>I )

Fotografia di Luigi Sarzi Amadè – N>O>I  Network Organizzazione Innovazione
supervisione di Ecomuseo della Vettabbia e dei Fontanili

Innocente Curci  – GreenSando
Elisabetta Viganò – Cascina Carlotta
Video diretta by Stacco

Rocca Brivio - 26 Settembre 2020 - Un bene pubblico da tutelare e valorizzare

Vedi tutte le foto dell’evento su RecSandoFlickr

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