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Sogno di una notte di mezza sbornia

Sogno di una notte di mezza sbornia è una commedia teatrale del 1936 di Eduardo De Filippo, riadattata liberamente dalla pièce di Athos Setti intitolata L’agonia di Schizzo, portata in scena dall’associazione TCOMETEATRO nella stagione 2013-2014

Trama
Pasquale Grifone, che vive in un basso con la sua famiglia, riceve in sogno la visita di Dante Alighieri. Il poeta suggerisce all’uomo, annebbiato dai fumi dell’alcol, quattro numeri da giocare al lotto, ma sottolineando che essi rappresentano anche la data della sua morte, che avverrà a breve. Dopo poco tempo, come aveva predetto Dante, i numeri vengono estratti davvero e Pasquale vince una somma considerevole, ma la felicità è offuscata dal dubbio che la predizione fosse giusta anche sulla data della sua dipartita. La famiglia si trasferisce in un costoso appartamento e tutti i componenti, ma in particolare sua moglie Filomena, si comportano, ora, come dei gran signori. L’unico che non riesce a gioire della nuova vita è, ovviamente, Pasquale, terrorizzato dalla sua “imminente” morte. A nulla valgono i tentativi di sua moglie, di suo figlio Arturo e di sua figlia Gina, volti a spazzar via quella che considerano una sciocca superstizione. Il giorno annunciato da Dante, però, la famiglia si veste a lutto: tutti, ormai, sono convinti che quelli sono gli ultimi momenti di vita del padre di famiglia, anche perché Pasquale sostiene di sentirsi molto male. Si attende soltanto l’ora stabilita (le tredici) e, al suo scoccare, Pasquale… – “

Le foto sono state scattate da Associaione Circolo fotografico F. Ventura (Flaminio Fani e Pietro Del Monte)

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