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Manifestazione di piazza a Paullo per dire NO AL CONSUMO DI SUOLO

NO LOGISTICA PAULLO
Grande partecipazione oggi, 29 Maggio 2021 a Paullo.
Cresce il disappunto dei cittadini di Paullo e del Sud Est Milano che non vogliono il polo logistico.
Una partecipazione che ha coinvolto anche i Comuni dell’Asse Paullese, tutti uniti per dire  a gran voce all’amministrazione comunale della Città di Paullo di riconoscere lo sbaglio è fare marcia indietro togliendo la possibilità di realizzare un insediamento di logistica, devastante per il suolo, non indispensabile e non più accettabile dopo l’esperienza Covid-19.
NO LOGISTICA PAULLO
NO LOGISTICA PAULLO
NO LOGISTICA PAULLO
NO LOGISTICA PAULLO
Non è più accettabile che il futuro di un paese e dei suoi cittadini sia determinato dagli interessi di un privato.
Non è accettabile che le scelte urbanistiche di un Comune si allineino alle richieste di un solo soggetto economico in nome di una orribile logistica adiacente a una zona residenziale, penalizzando i cittadini e la loro salute.
NO LOGISTICA PAULLO
NO LOGISTICA PAULLO

All’evento di Piazza ha partecipato anche il Comitato Salviamo il Pratone  di San Donato Milanese per ribadire il suo secco no al consumo di suolo, invitando tutti i Comitati, i cittadini a dar vita a un Network che possa contrastare con azioni comuni le scelte sbagliate che molte Amministrazioni Comunali, “assetate” di oneri di urbanizzazione, stanno portando avanti a scapito di tutti gli abitanti della Città Metropolitana.

«Il privato ha già versato 9 milioni di oneri»

«Rivedere il piano di governo del territorio senza la variante adottata, metterebbe a rischio il Comune». Sono le parole del sindaco Federico Lorenzini, che insieme alla giunta nei giorni scorsi ha incontrato una delegazione del comitato “No Logistica”. Nessun passo indietro da parte del Comune di Paullo e nemmeno del comitato. Il 29 maggio, come potete osservare dale foto scatatte dal nostro fotografo Luigi Sarzi Amadè, la piazza era stracolma di persone. E’ già il secondo sit-in anticementificazione che si svolge a Paullo e il blocco della logistica «a qualunque costo, valuterà tutte le iniziative necessarie a tutela dell’ente, per impedire il massacro del suolo». «Ci sono dei punti fermi e uno di questi è rappresentato dal fatto che quest’area è destinata da anni alla realizzazione di un centro commerciale – sottolinea il sindaco -: non vi è spazio verde conservabile.

NO LOGISTICA PAULLO
NO LOGISTICA PAULLO

Una spiegazione che non ha convinto il Comitato, ritenendola fumosa su più di un punto. «Non c’è stata nessuna richiesta ufficiale da parte del soggetto privato che vada verso la realizzazione di una logistica, in assenza di tale richiesta quindi perché andare in quella direzione?

«È chiaro che il privato ha lasciato intendere che quella è l’intenzione, ma il nocciolo del problema sta negli oneri versati, che in gran parte sono andati a coprire le spese correnti dell’ente.

Sono le stesse identiche cose che vengono dette da tutti i Sindaci assetati di oneri di urbanizzazione, Sindaci che non hanno una visione del futuro, più propensi a mettere in saccoccia denaro a scapito della distruzione del suolo, della salute del cittadino, una visione che non tiene conto delle future generazioni. Sembra questa essere la vsione della SmartLand, sia a Paullo, sia a San Donato Milanese.

Di smart non c’è proprio nulla, la visione SMART è solo di facciata, niente di sostenibile, niente a tutela dei cittadini, solo asfalto e cemento. 

E i se i soldi avuti dagli oneri di urbanizazione sono stati già spesi ? – E’ questa la manfrina, il loop usato dai cattivi amministratori, volete mandare in rovina il Comune ?

Siamo fermamente convinti che la salute dei cittadini, investire nei trasporti pubblici su ferro, costruire una visione globale che tuteli  il futuro del Sud Est Milano sia molto più costoso degli oneri di urbanizzazione avuti in cambio della distruzione del suolo, delle isole di calore che provocheranno, delle polveri sottili e dei gas inquinanti che si riverseranno nell’atmosfera a scapito di tutto il pianeta. E’ giunto il momento di tirare una riga: non si può compromettere con una logistica il futuro di Paullo, non si può piu compromettere il futuro di San Donato Milanese, il futuro di Torino, di Lissone, di Abbiategrasso. Siamo parte dello stesso pianteta costi quel che costi, dobbiamo essere vicini a queste Amministrazioni che ci governano, affinche acquistino la consapevolezza che cambiare rotta è possibile.

Un invito giunge dalla piazza, da parte del Comitato Salviamo Pratone – rappresentato dal co-fondatore Fabrizio Cremonesi – Creare un network nazionale di coordinamento dei Comitati a tutela del suolo, per condividere le esperienze, portare avanti azioni comuni, utilizzare strumenti comuni per creare una nuova cultura.

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