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Home » Archivi per 06/05/2020

May 6, 2020

Florian Schneider è morto il primo Robot, dopo il 7 aprile 2020

Florian Schneider

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May 6, 2020

Florian Schneider è forse morto oggi ? We Are The Robots

6 maggio 2020

 

Florian Schneider nato il 7 aprile del 1947 ci ha lasciato il 6 maggio 2020, dopo il 7 aprile.

 

È il co-fondatore dei Kraftwerk , gruppo musicale tedesco che si formò a Düsseldorf nel 1970.

Dico è il cofondatore e non dico certo è stato, perché chi può dire con assoluta certezza che il predicatore, il visionario, lui che insieme ai suoi compagni fondatori ….. hanno sempre guardato al futuro, non sia già di nuovo qui con NOI, in un’altra dimensione.

Tra poco ci sarà a Milano, il 25 Maggio 2020, il concerto Kraftwerk 3D, o forse no, non ci sarà per via di questo anno 2020, nato con un sistema operativo infettato da un virus potentissimo.

I Kraftwerk da sempre in una dimensione surreale, proiettati nel futuro, hanno dato voce, suoni alle cose. Le cose con loro si sono animate e continueranno ad animarsi grazie al loro talento.
Senza di loro non avremmo dato anima ad oggetti.

Coronavirus: Intervista al Prof. Villani Alberto

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May 6, 2020

Il valore aggiunto dell’informazione di N>O>IRecSando è sempre stato il territorio. Nel mondo di oggi, globalizzato e totalmente interconnesso, il discutere di ciò che ci accade accanto è davvero un plus spesso dimenticato. Ma viviamo giorni veramente difficili, nei quali l’informazione che ci giunge dall’altra parte del mondo può essere facilmente assimilata a quella della porta accanto.

Partendo da questo assunto, abbiamo ritenuto di compiere un’operazione importante andando a intervistare esperti e personalità che nella crisi sanitaria, economica, politica e sociale attuale hanno ognuna qualcosa da dire e da dare. Crediamo, sempre dicendolo modestamente, di esserci riusciti. Ma a Voi la parola finale. Buona lettura.

INTERVISTA al Prof. Villani Alberto , Responsabile della UOC di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma

 

DOMANDA:

1 ) Buongiorno  Prof. Villani, stiamo vivendo giorni molto difficili. Se però dovessimo trovare una notizia positiva in questa vera e propria tragedia mondiale e, purtroppo per noi, nazionale, dovremmo senza alcuna ombra di dubbio far riferimento a un aspetto ormai evidente e sotto gli occhi di tutti, vale a dire che la terribile malattia di Covid-19, la quale ha colpito e colpisce senza tregua la popolazione anziana, risparmia invece i bambini. Eppure, a naso, ci verrebbe da dire che anche questa parte della società è molto delicata e infatti fin da subito è stata contenzionata e protetta attraverso la chiusura di scuole e asili nido. Cosa possiamo quindi affermare relativamente a questo apparente discutibile paradosso ?

RISPOSTA:

A oggi in Italia sono meno di 3.000 i casi di infezione documentata da SARS CoV 2 nell’età evolutiva (0-18 anni), di questi meno del 7% hanno richiesto il ricovero ospedaliero e sono 2 i decessi verificatisi, in soggetti con gravi e importanti pregresse patologie. E’ stato quindi confermato in Italia il dato iniziale, ricavato dall’esperienza cinese, che i bambini e i ragazzi sono colpiti dal SARS CoV 2, per la stragrande maggioranza dei casi, da forme cliniche meno gravi rispetto a quanto osservato negli adulti e soprattutto negli anziani.  Sono state formulate numerose ipotesi per giustificare quello che sembrerebbe essere un paradosso, ovvero che pur essendo i bambini, soprattutto quelli più piccoli, considerati fragili, contraggano forme meno gravi di COVID 19. Si è pensato che i bambini, già dai primissimi periodi di vita, contraggano infezioni da parte di altri Coronavirus e che questo possa costituire una sorta di generica e aspecifica protezione verso il SARS CoV 2. Altra possibilità presa in considerazione è rappresentata dal fatto che i bambini, grazie alle vaccinazioni a cui sono sottoposti nel rispetto del calendario vaccinale, abbiamo un sistema immunitario stimolato a rispondere alle infezioni in generali, di più e meglio degli adulti. Altra ipotesi è rappresentata da una ridotta di disponibilità di particolari recettori, più abbondanti negli adulti e negli anziani, e quindi minore “accoglienza” da parte dei bambini nei confronti del SARS CoV 2.

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