LETTERA APERTA
al Sindaco di San Donato Milanese Andrea Checchi di Gina Falbo
IL PRATONE UN’AGONIA INFINITA
Gentile Sindaco, ho letto su Il Giorno di oggi (San Donato, presunte irregolarità: i vigili bloccano i lavori sul Pratone, https://www.ilgiorno.it/…/cron…/san-donato-pratone-1.462880) la sua intervista nella quale testualmente afferma:
«Il cantiere è stato fermato – spiega il sindaco Andrea Checchi – in attesa che vengano fatte le giuste valutazioni, l’azienda ha chiesto tempi per riassettarsi e mettersi in regola col capitolato di appalto. Non c’è stato nessun subappalto sospetto: le imprese edili sono spesso un groviglio di società collegate tra loro, è accaduto che la società Ma.Mi. abbia mandato al Pratone un lavoratore che assunto da una società collegata, non era certo uno sconosciuto che lavorava in nero».
E ancora:
«Il sopralluogo ha appurato che il materiale non era conforme al capitolato, ma non era certo materiale inquinante – chiarisce il sindaco -. È stato detto di tutto, perfino che c’erano tracce di amianto, tutte illazioni infondate. Non esistono segnalazioni alla magistratura, è tutto nella norma».
Alla sua età, ancora non sa che le bugie hanno le gambe corte?
Non sa che la dignità, umana prima, politica subito dopo, imporrebbe rispetto per i cittadini e assunzione di responsabilità?
Andiamo alle dichiarazioni del Sindaco:
1) il materiale utilizzato NON è conforme a quanto previsto incontratto…
Sindaco, lo sa che questo è motivo di risoluzione del contratto? È consapevole che si tratta di inadempimento contrattuale? O per lei va tutto bene? L’importante è non disturbare la società appaltatrice (impresa sociale, ndr) e il suo direttorelavori?
2) il materiale non èinquinante.
Sindaco, saremmo i primi ad auspicarlo.
Ma come fa a dirlo senza aver visto l’esito delle analisi effettuate? Ha usato la sfera di cristallo?
3) non c’è subappalto non autorizzato e in ogni caso è normale in questi lavori dove c’è un groviglio di società. Sindaco, spero smentisca questa dichiarazione. Se non conosce le regole basilari di un appalto abbia l’umiltà ditacere.
Che il subappalto fosse non autorizzato non lo dico io ma GLI UFFICI DEL COMUNE. Lei li smentisce, dunque?
Poi, non è un problema un subappalto non autorizzato perché è un groviglio di società? COSA????
Ma lei conosce la normativa antimafia? Conosce il codice appalti?
Quello che dichiara è non solo completamente scorretto ma direi pure pericoloso.
Lo sa vero che i casi come quello sopra possono avere anche profili penali oltre che certamente civili e amministrativi?
Ma si rende almeno conto del ruolo che svolge?
Si rende conto della gravità delle sue parole così superficiali da risultare pericolose?
Almeno, da donna a uomo: chieda umilmente scusa alla città e, magari, si dimetta. San Donato Milanese, 4 giugno 2019.
Gina Falbo
Segretario politico della Lista Civica Insieme per San Donato e capogruppo consiliare