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Carlo Lungaro

Una mozione di sfiducia a questa classe politica: Perché?

La settimana scorsa , a seguito della ennesima denuncia su Facebook sulla incapacità gestionale di questa Amministrazione , in particolare su di uno specifico intervento della Falbo sulla disastrosa gestione del Parco Mattei ( abbandonato da anni ), mi sono permesso a gran voce a scrivere che il tempo era maturo per predisporre una mozione di sfiducia che raccontasse le “ macerie “ create da questa Amministrazione e l’abbandono in cui vive questa città; ebbene mi sono trascinato dietro una serie di pesanti osservazioni tipo: …

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25 Aprile: A 76 anni dalla Liberazione NOI vogliamo ricordare così

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25 Aprile: A 76 anni dalla Liberazione NOI vogliamo ricordare così

25 Aprile: 76 Anni dalla Liberazione

Alimentare ogni anno il 25 aprile, la memoria di quanti hanno partecipato alla lotta di liberazione del paese, non deve rappresentare un momento liturgico ma piuttosto il frutto di una scelta consapevole attraverso la quale intendiamo onorare la dignità di quanti si sono resi interpreti esemplari di valori di patria e della libertà fino al sacrificio estremo.
Questo patrimonio umano di testimonianza dei nostri martiri non può essere affidato all’oblio del passato ma deve essere alimentato in un processo virtuoso che ne consenta di trasmettere il nobile bagaglio valoriale a chi oggi è chiamato a raccogliere la loro eredità: mi riferisco a nostri giovani e non solo.
Per non parlare di parole, vuote come spesso capita in queste commemorazioni, ritengo importante per consentire ai nostri di giovani di misurarsi con una storia “vera “, di raccontare la storia di Pietro Ermelindo Lungaro, uomo della polizia di stato, che ha fatto la resistenza a Roma durante l’occupazione nazista e che ha pagato con la vita alle Fosse Ardeatine.

Per molti come Pietro, si è trattato semplicemente di decidere da che parte mettersi per continuare ad essere fedeli prima ancora che al Re o all’Arma, a se stessi.
Entrare in un gruppo della resistenza anziché in un’altro non era sempre una scelta ideologica ma dipendeva dai contatti che si avevano da quello che era disponibile e possibile.
Pietro Lungaro rimane forse monarchico fino alla fine ma collabora con un gruppo libertario e repubblicano come “Giustizia e Libertà “

Ci sono infatti cose più urgenti, scelte effettuate senza ideologie, momenti della vita che si devono affrontare con coerenza, dignità e l’amore per la liberta e per il proprio paese, senza grandi discorsi. Questi patrioti hanno fatto la cosa giusta !
Perchè allora questa storia , cosi come scrive il prof. Alessandro Portelli storico della Resistenza romana  “ perchè è un salutare antidoto contro tutte le retoriche. Pietro Ermelindo Lungaro era una persona normale, faceva il suo lavoro tirava su una bella famiglia e dato che era una persona normale,  preferiva essere libero e faceva qualsiasi cosa per diventarlo. Quello che non era normale erano i tempi: il fascismo, l’occupazione nazista, la guerra .
Tempi che trasformano le persone normali se non in eroi o martiri, certamente in uomini che sono di esempio per tutti.
Basta veramente poco, spesso è sufficiente essere solo se stessi, per mettere paura agli oppressori.

Questa è la storia di Pietro Ermelindo Lungaro, e un doveroso ricordo alla memoria

A proposito della Pallanuoto Metanopoli

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Carlo Lungaro

Ho appreso  con soddisfazione la sponsorizzazione concessa, da parte della CAP HOLDING società regionale distribuzione acque,  alla pallanuoto Metanopoli partecipante al campionato nazionale di serie A1 femminile costretta a giocare a Milano con tutti i problemi che questo comporta ciò per la  totale assenza di strutture , di fatto una piscina olimpionica coperta.

Ho provato la stessa rabbia delle ragazze di San Donato Milanese quando alla fine degli anni 80 In Sicilia Priolo (SR), 6.000 abitanti, con una squadra di basket femminile Trogylos basket, di cui ero presidente,  che giocava in A1 costretta per mancanza di strutture adeguate e di un palazzo dello sport a giocare gli incontri ufficiali  a Ragusa a 80 km di distanza.

Siamo pronti a vivere a San Donato Milanese con il Covid-19 ?

VIVERE A SAN DONATO CON IL COVID-19 …SIAMO PRONTI ???

Una cosa è certa prima della fine del 2021 non riusciremo a vaccinarci in tanti, forse solo il 70% della popolazione, quel tanto che serve per consentire una immunità di “ gregge “ e sperare di poter riprendere una vita normale.
Quello che ci preoccupa è in questo periodo la totale assenza di strategie /azioni che devono consentirci di evitare di “incappare“ nella terza ondata della pandemia.
I malati e i decessi nel Sud Milano ed in particolare quelli di San Donato Milanese hanno raggiunto dati preoccupanti.
Di tanto in tanto ci siamo permessi di segnalare idee, proposte ed azioni, ma la cosa più grave è quella di notare come la classe politica (organi Decisori) non dimostra alcun interesse (un muro di gomma).
Noi con spirito di servizio che ci contraddistingue, non molliamo e continuiamo convinti che il cambiamento è alle porte e non si può continuare a vivere nell’indifferenza.
Noi “gli Elettori” al momento giusto sapremo scegliere.

Proviamo ad affrontare le questioni più importanti :

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Rocca Brivio, deserta la seconda gara e ora ?

ROCCA BRIVIO DESERTA LA SECONDA GARA, E ORA?

Sapevamo che era impossibile che anche la seconda gara avviata dal Commissario Liquidatore della società Rocca Brivio potesse avere un risultato positivo; solo un “ potente “ benefattore poteva avere interesse ad acquisire la struttura per ristrutturarla, investendo almeno 3 milioni di euro, rivalutandola creando un progetto di sviluppo socio culturale consentendo anche un utilizzo pubblico.

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Covid e Trasporti Pubblici: Esiste un legame ?

Il Trasporto pubblico è diventato nel nostro paese il primo “untore “ di covid che procura contagio a causa “dell’  assembramento “ con cui si muovono i passeggeri sia sui mezzi ( bus , metro, treni locali ) che alle fermate.

Questa è la foto rappresentativa del problema Covid come viene percepito e visto dai media e dai cittadini (si viaggia ammassati pochi mezzi )

 

Da qui il rimpallo di responsabilità che va avanti da settimane sul perché bus e vagoni della metropolitana  ancora oggi continuano a viaggiare pieni zeppi in alcune “fasce orarie” ben oltre ogni limite di sicurezza e di buon senso : colpa del Governo, o delle Regioni ,del ministero dei trasporti  o di quello dell’istruzione ?

La verità è che c’è poco tempo e bisogna fare presto, l’imperativo è che “si deve ridurre la capienza.

Non è una soluzione facile ma con un po’ di fantasia e con la collaborazione dei vari soggetti qualcosa è possibile fare.

 Analizziamo le proposte in campo da parte dei nostri “ esperti “, i politici in testa, i media e poi i cittadini  a soffiare sul fuoco .

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ROCCA BRIVIO DOPO 20 ANNI DI FALLIMENTI POLITICI RISCHIAMO DI PERDERE LA SENTINELLA DEL PARCO SUD MILANO

Incredibile, approfittando delle giornate del F.A.I. su iniziativa della Associazione Amici di Rocca Brivio è stato aperto al pubblico lo “scrigno del Sud Milano “con visite guidate , pur contingentate ,che si sono rilevate un successo di partecipazione ( tutto esaurito ) dimostrando grande entusiasmo.  La buona cultura paga sempre.

Visite di mezzora che hanno consentito un excursus storico ammirando le bellezze esterne, il cortile interno e ciò che resta del giardino all’italiana , le scuderie , le sale nobili , la cappella ,ed il piano “ sottotetto “  ristrutturato.

 Questo interesse dimostra da un lato “ la fame di cultura “che è palpabile fra le nostre genti e di contro dimostra la incapacità di una classe politica non in grado  di gestire un bene cosi prezioso.

Una storia quella di Rocca Brivio di oltre 20 anni  che è arrivata al suo epilogo; una “ battaglia di cultura “  che vede impegnati Cittadini ed Associazioni  battersi  per impedire che la struttura pubblica venga ceduta all’asta senza obiettivi , senza prospettive , senza un progetto  che ne garantisca un futuro.

UNA STORIA LUNGA 20 ANNI:

“da quanto i Comuni di San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Melegnano con la Associazione Rocca Brivio nel 1997 hanno acquistato dalla famiglia Sforza il gioiello Rocca Brivio ad un prezzo di 3 miliardi di lire coinvolgendo qualche anno dopo  nel 2005  il TASM ( oggi CAP Holding ) società pubblica di distribuzione acque partecipata dai Comuni del Milanese ( e non solo) come SOCIO FINANZIATORE , in che modo ? Assumendo  TASM  circa un miliardo di costi relativi alle  attuali ristrutturazioni accollandosi il relativo mutuo regionale  acquisendo in tal modo  il 51% del capitale attraverso un aumento di capitale sociale.
TASM Ha inoltre assunto l’impegno a  conferire  “ denaro fresco “ per 2,5 milioni da utilizzare per il proseguimento dei lavori di ristrutturazione , naturalmente questo denaro era a carico anche degli altri azionisti ( i Comuni ) secondo le quote di partecipazione.   Di fatto questi interventi di ristrutturazioni non sono stati ne programmati ne effettuati.”

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