San Giuliano Milanese: CGIL e SPI contro la proposta di intitolare una via a Sergio Ramelli”

Cgil e Spi Milano: no all’intitolazione di una via a Sergio Ramelli a San Giuliano Milanese
CGIL Milano e SPI CGIL Milano esprimono la propria netta contrarietà alla proposta di intitolare una via cittadina a Sergio Ramelli, avanzata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e in discussione nel prossimo Consiglio comunale.
Sergio Ramelli fu vittima di un omicidio brutale nel 1975, a soli 18 anni, da parte di militanti di Avanguardia Operaia. Il suo assassinio, come quelli di Claudio Varalli, Giannino Zibecchi, Alberto Brasili e Roberto Scialabba – uccisi da gruppi neofascisti nello stesso periodo – rappresenta uno dei molti drammi degli anni di piombo, segnati da una spirale di violenza che ha colpito giovani vite, operai, studenti e militanti di diverse appartenenze.
Ma proprio perché quegli anni furono attraversati da tensioni ideologiche e da violenze tragiche e inaccettabili da ogni fronte, oggi è doveroso scegliere la strada della memoria condivisa, della responsabilità storica e della coerenza democratica.
La pietà verso tutte le vittime è irrinunciabile. Tuttavia, non può essere confusa con la legittimazione o la celebrazione di simboli e figure che, per contesto, riferimenti e usi successivi, si sono prestati a un pericoloso processo di rivalutazione del fascismo e della sua cultura politica.
L’intitolazione di una via a Ramelli, già trasformato in icona della destra neofascista, non è un atto neutro. È una scelta divisiva e provocatoria, che rischia di alimentare nuove tensioni e di ferire la coscienza democratica e antifascista su cui si fonda la nostra Repubblica.
In un momento storico in cui in Italia e in Europa si moltiplicano i segnali di revisionismo, quando si indeboliscono le difese civili contro le forme moderne del fascismo, non possiamo accettare che gli spazi pubblici vengano utilizzati per riscrivere la storia e per dare legittimità a ideologie che la nostra Costituzione ripudia.
CGIL Milano e SPI CGIL Milano, insieme all’ANPI e a tutte le forze democratiche, si oppongono a questa proposta. Chiediamo invece all’Amministrazione comunale di San Giuliano Milanese di promuovere iniziative che costruiscano ponti, non muri; che uniscano nella memoria e nella condanna di ogni violenza; che rinnovino l’impegno per i valori della Resistenza, della giustizia sociale, della pace.