In occasione della Giornata Mondiale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali, che si celebra in tutto il mondo il 21 marzo, l'UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organizza dal 16 al 22 marzo, la Settimana di azione contro il razzismo, campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di razzismo e xenofobia che, nel 2015, giunge alla sua XI edizione.
L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Milanese intende dare un segnale, forte e sicuro, a presidio della convivenza e della legalità e che favorisca il dialogo tra le culture.
Commenta il Sindaco, Alessandro Lorenzano: “Anche su invito dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), aderiamo alla campagna nazionale dal titolo: “Accendi la mente, spegni i pregiudizi”. Durante la seduta di Consiglio Comunale, sarà letto un messaggio di sostegno a questa meritevole iniziativa e, per tutta la settimana, sul sito e sui social dell'Amministrazione sarà visibile il logo espressamente dedicato alla campagna ed esposta presso il Palazzo Comunale la bandiera arancione a sostegno dell'iniziativa.
Con questi semplici gesti simbolici vogliamo promuovere dei momenti di riflessione e accendere una luce sulla necessità di maggiore apertura verso il dialogo interculturale, e che sappia superare gli stereotipi legati all'origine etnico-razziale.
A San Giuliano Milanese i residenti stranieri sono pari al 16,36% della popolazione residente e sale al 22,05% se si considera la fascia d'età 0-18 anni . Per questa ragione come Amministrazione Comunale condividiamo l'idea di un paese che guarda alle pari opportunità per tutti i popoli, come a un punto di partenza per una società più giusta e aperta.
Precisa il Presidente del Consiglio Comunale, Giocondo Berti: “Vogliamo quindi unirci alle testimonianze di quanti credono nell'importanza della cultura delle differenze, della solidarietà, della cooperazione, dell'integrazione e della convivenza pacifica, per far vedere che non solo ci siamo, ma soprattutto che siamo in tanti”