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Categoria: Melegnano
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Creato: Lunedì, 13 Gennaio 2014 22:53
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Mini Imu: elenco comuni in cui si paga
„Pagheranno tutti i possessori di prime case nei comuni che hanno imposto una aliquota superiore allo 0,4%. Se la somma da versare è inferiore a 12 euro non si paga.
Mini Imu: elenco comuni in cui si paga
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Il termine per pagare senza sanzioni l’imposta incombe, mancano solo 9 giorni, e molti cittadini non hanno capito se dovranno versare l’importo. Cerchiamo di fare chiarezza: la nuova tassa non riguarda tutti. Devono pagare solo i proprietari di immobili classificati come “prima casa” nei comuni che, imponendo una aliquota superiore a quella statale (0,4%, ndr), hanno generato uno scarto d’imposta.
È caos Mini Imu. Per determinare l’importo da versare bisogna partire calcolando l’Imu con l’aliquota e le detrazioni comunali. Alla cifra ottenuta bisognerà sottrarre l’Imu calcolata con l’aliquota statale (fissata allo 0,40%), tenendo sempre conto delle detrazioni comunali. Ottenuto il risultato della sottrazione basterà calcolare il 40% e, se supera i 12 euro, versarla alle casse comunali. Se la cifra è inferiore non bisognerà pagare.
Un esempio. Ipotizziamo di calcolare la “Mini Imu” di un single che possiede una abitazione con rendita di 795,34 euro a Rho, dove l’aliquota Imu è stata fissata allo 0,43%. Si inizia calcolando l’Imu con l’aliquota e le detrazioni comunali. Otteniamo 374 euro. Ora calcoliamo l’Imu con l’aliquota statale (sempre tenendo conto delle detrazioni comunali). Otteniamo 334 euro. Sottraendo il secondo risultato dal primo otteniamo 40 euro. Di questi basta calcolare il 40%: 16 euro. Questo è quanto dovremo versare alle casse comunali.
La tassa si potrà pagare tramite F24 o bollettino postale utilizzando il codici tributo comunale. Non solo. Si potrà saldare il conto presso tutti gli uffici postali e bancari. Abilitato anche il pagamento telematico tramite il modulo F24Web.
Di seguito riportiamo i comuni e le aliquote dei comuni milanesi in cui dovrà essere versata la “Mini Imu”.
Arese 4,50, Baranzate 5,00 Besate 4,60 Binasco 5,00 Boffalora sopra Ticino 4,50 Bollate 5,50 Bresso 4,50 Calvignasco 4,50 Canegrate 5,00 Casarile 4,20 Cassina de' Pecchi 5,00 CastanoPrimo 5,50 Cernusco sul Naviglio 4,90 Cerro al Lambro 5,00 Cerro Maggiore4,50 Cesano Boscone 4,50 Cesate 4,50 Cisliano 5,50 Cologno Monzese 5,10 Colturano 5,00 Corbetta 5,00 Corsico 5,00 Cuggiono 4,90 Cusano Milanino 5,50 Gaggiano 4,80 Garbagnate Milanese 4,80 Gudo Visconti 5,00 Inzago 4,50 Lacchiarella 5,50 Lainate 5,00 Legnano Locate di Triulzi 4,80 Masate 4,50 Mediglia 4,80 Melegnano 6,00 Milano 6,00 Motta Visconti 5,80 Novate Milanese 5,50 Noviglio 4,50 Ossona 5,00 Ozzero 5,50 Paullo 5,50 Pieve Emanuele 5,50 Pogliano Milanese 4,50 Pozzo d'Adda 6,00 Pregnana Milanese 4,30 Rho 4,30 Rosate 4,50 Rozzano 5,00 San Colombano al Lambro 4,80 Santo Stefano Ticino 5,00 Senago 4,90 Settimo Milanese 4,70 Vanzago 5,00 Villa Cortese 5,00ZeloSurrigone 5,00.


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Categoria: Melegnano
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Creato: Martedì, 03 Dicembre 2013 18:23
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IslamRumours, spauracchi, disinformazione, fatti in mano a pochi: e i giornali tentano di addentare in ogni verso la notizia. Ricostruiamo con obiettività. Fonti vicine ai fondatori della moschea, che hanno fatto istanza di legale autorizzazione ad aprire un centro culturale arabo in città, precisano: «Troppa polemica. Vuole essere un centro di cultura araba e di assistenza, dove insegnare ai nostri figli la loro storia».
Gli uni
Abdul Abd El Azim, panettiere a San Giuliano Milanese, è in Italia da 33 anni, è cittadino italiano. Si definisce musulmano moderno. È lui che, assieme a una decina di famiglie, ha affittato un locale privato a Melegnano, zona Ovest, per fare incontri di preghiera sul Corano. Presiede le attività. «Abbiamo il grosso problema dei nostri figli - racconta, motivando la ragion d’essere della moschea -. Quando li portiamo in Egitto da nonni e parenti, non sanno una parola di arabo». Qual è il progetto? «Un centro di cultura. E com’è fatto, secondo lei, un centro di cultura? Corsi di lingua, di Corano, aiuti per poveri e affamati. La religione ce lo chiede». La procedura è iniziata: «Vogliamo aprire a tutti. Il 24 ottobre è venuto l’ingegnere del Comune, Ufficio Tecnico, per i documenti. Aspettiamo entro 90 giorni la risposta». Non vuole alimentare polemiche. «Ho letto i giornali. L’Associazione Artigiani è venuta a scusarsi, dopo la polemica. Ma non abbiamo paura, abbiamo già vinto una causa su un fatto come questo. Non ci serve il Taj Mahal. Per noi è moschea il pezzo di terra dove ci mettiamo a pregare. Siamo in regola con il proprietario, il presidente Sabbatini, della Fondazione Castellini. E non abbiamo paura del terrorismo: con noi se ne stanno lontani».
Gli altri
Intervistiamo don Renato, parroco della basilica di San Giovanni, per un parere pastorale. «Per noi non ci sono problemi. C’è anche un ufficio aperto in Diocesi. Se c'è libertà di culto e di pensiero per tutti». Don Paolo, al Giardino: «Ogni gruppo religioso è libero di pagarsi in affitto un luogo di preghiera. Ho parlato con loro, aiutano associazioni di beneficienza. Unici vincoli, il rispetto della Costituzione e delle tradizioni culturali. E la predicazione, se avverrà in italiano o in arabo». Don Luigi, del Carmine. «È la linea della Diocesi fin dagli anni ’90. Andiamo verso una società multireligiosa. In questi giorni il cardinal Scola ha dichiarato che la libertà religiosa è per tutti. Certo, occorrerà fare tutti i passi amministrativi».
Per ultimi
La politica fa la voce grossa. La Giunta melegnanese di Centrodestra, abbondantemente dichiarativa sulla faccenda, vaglia mille capillari possibilità. Meno sul pezzo il Coordinamento del PD, che la butta sul politico accusando il Sindaco: «Dalla stampa veniamo a conoscenza di una presunta moschea; che tutto avvenga nel rispetto delle leggi e delle regole. Chiediamo chiarezza». Richiama al punto la lista civica Insieme Cambiamo, tramite il consigliere Lucia Rossi: «La Costituzione sancisce un diritto religioso inequivocabile. Anzi, se tutte le carte sono a posto, ben venga regolamentare l’ambiente e farlo diventare più controllato».
Marco Maccari