Uno strano ragionamento. Chi più dei gay è titolato per chiedere una legge contro l'omofoba (che tra l'altro già esiste già, mi pare) ?
Di legge contro l'omofobia ce ne è una del 2013 PD di Scalfarotto ma il problema non è stato ancora disciplinato integralmente.
Quello che ancora non è pienamente definito sono le parti della legge che riguardano diritti umani.
Se si deve fare una legge su diritti umani deve essere condivisa da tutti, anche da chi non è gay.......non mi sembra uno strano ragionamento.
Su ciò che non è strettamente attinente ai diritti umani già tantissimo di legislazione tutela i gay, proprio perchè la legge tutela i cittadini.
Il problema è che gli anti-omofobi vorrebbero la super-tutela: per es. la legge già punisce una persona che aggredisce violentemente un'altra: è già così per tutti e pare ovvio....
Agli anti-omofobi invece non basta: pretendono l'aggravante che se uno picchia un eterosessuale si applichi la legge così come è, se uno picchia un omosessuale deve esserci l'aggravante in penale e, non dimentichiamolo, soprattutto in sede civile (dove si incassano soldi....) del fatto che ha picchiato un omosessuale..........
Il movimento anti-omofobo persegue interessi dei propri 'aderenti' andando coscientemente anche contro i diritti umani e naturali. A loro può andar bene così ad altri no.
E' ammissibile? Per gli Lgbt non è ammissibile perchè stabilendo LORO ciò che è omofobo possono benissimo includere che è omofobo chi non vuole il matrimonio (che prevede adozione di figli) fra omosessuali.
Per me invece una persona deve poter essere liberamente a favore di leggi di tutela dei diritti civili di Lgbt e CONTEMPORANEAMENTE non volere che due transessuali allevino un bambino, senza essere tacciato di: "omofobo".
Valicare il limite del diritto di un bambino ad avere una madre e un padre è andare contro un diritto umano fondato sulla legge naturale.
Agli Lgbt di ciò NON GLIENE FREGA NIENTE, in nome della loro possibilità a diventare 'genitori' sono disposti a calpestare questo diritto.
In uno Stato laico non si fa far leggi alla neonata setta della Teoria del Gender, così come non si chiederebbe a dei ciellini di fare una legge sul raddoppio delle ore di religione nella scuola pubblica......
Il problema dell'indolenza laica è che essa soffre di tabù a creare contorni, limiti.
Soprattutto in temi etici la laicità, quasi sempre, non sa che fare, non sa che indirizzo prendere perchè legata ancora alla filosofia positivista, per cui (detto in termini semplici) vale il principio: "ma si proviamo, sperimentiamo. Più sperimentiamo più scopriamo, più impariamo.....".
Questo, che va benissimo per le scienze, può avere effetti devastanti in filosofia, in sociologia, su questioni etiche.
Facci caso: Paesi che si sono spinti più 'avanti' su liberalizzazione dell'eutanasia, eugenetica, aborto indiscriminato, teoria del gender , teoria queer (
it.wikipedia.org/wiki/Teoria_queer) sono considerati un 'faro', chi invece non vuole farsi sbalottare da mode relativiste, che oggi dicono una cosa e che dopo qualche decennio si rivelano errori drammatici, viene bollato 'fanalino di coda'.
Ancora una volta: siamo ormai stufi di questa minoranza di sbandati che, con complesso di superiorità, giudica gli altri 'fanalini di coda', 'zavorre' alle loro sperimentazioni sociali.