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Orti Urbani … da 40 anni a San Donato Milanese

Orti Urbani di via Fiume Lambro.
Da quarant’anni a San Donato
 
 
Esiste Nella nostra città una delle realtà di Orti Urbani tra le più vecchie, se non la più vecchia come organizzazione, in Italia.
 
Questa realtà, di proprietà del comune e gestita da Eni polo sociale di gruppo, è spesso conosciuta come “Orti ex-Snam”.
 
L’amministrazione, attraverso gli assessorati all’ecologia e all’Expo, per valorizzarne gli obbiettivi, la storia e la cultura di questo salutare passatempo, ha organizzato insieme a Eni polo sociale di gruppo, un momento di approfondimento sul concetto di Orto Urbano con una conferenza a Cascia Roma l’11 giugno, ore 17.30
Il titolo della conferenza è:
ORTOGRAFIA DI UN’ESPERIENZA
Intervengono:
prof.sa Maria Antonietta Breda – Università Statale di Milano
prof.sa Maria Chira Zerbi – Università di Milano, professore ordinario di Geografia dell’ambiente e del paesaggio 
dott.sa Nora Bertolotti – ricercatrice
 
Altro importante appuntamento sarà ORTI IN FESTA 2015, manifestazione del 14 Giugno 2015 cui partecipano oltre 10 associazioni sandonatesi, tra cui RecSando.   
Inoltre Lunedì 20 luglio 2015, alle ore 16:00, l’esperienza degli orti Urbani di San Donato sarà presente a Milano EXPO 2015, nel PADIGLIONE ITALIA.
In questa importante vetrina internazionale, si sarà presenti insieme all’assessorato all’ecologia del Comune di San Donato Milanese, grazie alla preziosa collaborazione con SLOW FOOD, condotta Milano Sud.
 
Ripercorriamo in queste pagine l’estratto di un lavoro di ricerca in atto, curato da Giuseppe Fiorito, Nora Bertolotti e Biagio Vallefuoco.
 
Ringraziamo tutti i soci ortisti (nuovi e vecchi) che ci stanno aiutando a ripercorrere le varie tappe di questa storica realtà in continua evoluzione e in particolare il comitato per il sostegno (Domenico Alì, Umbero Buratti, Lauro Pulinetti, Franco Simoni)
   

La storia

 
Gli inizi
La storia degli orti urbani di via Fiume Lambro inizia negli anni Settanta del Novecento, tra le attività promosse dai soci del Dopolavoro Dipendenti ENI, ma affonda le sue radici nei due decenni precedenti.
Negli anni Cinquanta, Mattei, nella fase più pionieristica dell’ENI, aveva avviato la costruzione strategica della sede degli uffici della società, a pochi passi da Milano, e la conseguente realizzazione di un villaggio pensato anche per il benessere dei dipendenti.
Molti di essi provenivano da altre regioni d’Italia e si ritrovavano lontani da casa e dal tessuto sociale di provenienza: la conduzione di un orto in compagnia dei colleghi poteva trasformarsi in un’importante occasione di socialità.
Sul territorio cittadino si erano così insediati gruppi spontanei che avevano iniziato a coltivare appezzamenti residuali di terreno. C’erano ortisti nell’area di via Martiri di Cefalonia (attuale Omnicomprensivo), nella zona di San Martino, nel Quartiere Melco, che venivano sfrattati di volta in volta dall’avanzante lottizzazione edilizia e dalla crescita urbana della città.
 
Si muovono i primi passi
A metà degli anni Settanta un gruppo di dipendenti Eni che facevano parte del Dopolavoro, fece richiesta ufficiale alla Snam di poter avere in concessione un terreno inutilizzato per la coltivazione di ortaggi. Fu individuata un'area di Bolgiano, che cominciò ad essere coltivata in modo informale, ma gli appezzamenti erano troppo pochi per far fronte alla crescente domanda.
Nasceva il Gruppo Ortofloricoltura (spesso chiamato semplicemente “Gruppo Orti”) della Sezione Naturalistica del Dopolavoro Eni, che contestualmente si dotò di statuto e regolamento e divenne il gestore dei nascenti orti. Il Gruppo aveva eletto a propria sede l’ex bar trattoria di via Triulziana, detto il Circolino, che fungeva anche da biblioteca e luogo deputato alle riunioni.
 
Il trasferimento
Dopo poco la Snam comunicò che l’area di Bolgiano doveva essere lasciata libera in quanto strategica per nuove costruzioni aziendali e su pressante richiesta dei dipendenti ortisti mise a disposizione una vasta area tra la riva destra del Lambro e la Strada Statale Paullese.
La conduzione del Gruppo Orti era affidata a un Comitato composto da sette persone, eletto ogni 4 anni, che assegnava gli orti liberi, controllava il rispetto del regolamento, si occupava della gestione ordinaria e straordinaria; si faceva inoltre promotore di iniziative ricreative o formative legate alla vita degli orti.
Nel 1992 una parte del terreno venne espropriata per consentire la costruzione della strada di arroccamento della SS Paullese e il numero degli orti si ridusse così di una cinquantina di unità.
 
Da orti aziendali a orti cittadini
In anni recenti, agli inizi del nuovo secolo, in seguito alla cessione di gran parte del patrimonio immobiliare cittadino di ENI al Comune di San Donato Milanese, quest’ultimo ha rilevato anche il terreno adibito a orti “aziendali”.
Il Comune ha deciso di mantenerne la destinazione d’uso, ma ne ha lasciato la gestione a ENI Polo Sociale di Gruppo (ex Dopolavoro Dipendenti ENI), ponendo come vincolo che gli orti fossero assegnabili a tutti i cittadini sandonatesi e non più solo a dipendenti ed ex dipendenti.
Gli orti sono diventati così ufficialmente Orti Urbani, aprendo le porte a nuove persone interessate a coltivare gli ortaggi e la socialità.
 
Nel 2013 il Comune ha deliberato le linee guida riguardanti la gestione degli orti urbani cittadini e ha pubblicato un regolamento in proposito, che in gran parte recepiva i contenuti del regolamento originale.
Nel 2014 il Comune ha pubblicato un bando per l’individuazione di un gestore per l’area degli Orti Urbani, bando vinto da Eni Polo Sociale di Gruppo, che dal 1 gennaio 2015, per 4 anni (rinnovabili di altri 4 anni) ne è il gestore ufficiale.
 
Un comitato eletto tra gli ortisti, di concerto con la dirigenza di Eni Polo Sociale e i rappresentanti del Comune, ufficio Ecologia, assicura la manutenzione ordinaria e straordinaria degli orti, promuove iniziative per la diffusione della cultura naturalistica e dell’orto, organizza visite guidate per le scuole e per le associazioni che si occupano di disabilità. Il comitato inoltre si occupa di comunicare e divulgare la presenza degli Orti e le relative attività culturali e ricreative.
 
Maggiori informazioni sul nostro sito www.enipolociale.com oppure in Segreteria
 

Il filmato sugli orti 

 
 

Gli Orti Urbani di via Fiume Lambro

 
Collocazione
Gli Orti Urbani si trovano a San Donato Milanese in via Fiume Lambro, strada che corre parallela alla Strada Provinciale Paullese, ex SS 415. L’area, di circa 50.000 metri quadrati, è compresa tra la Paullese a sud, il Fiume Lambro a ovest e un canale di scolo parallelo al Fiume Lambro a nord. A est dell’area è collocata l’Oasi Levadina (12 ettari circa), gestita dal WWF. Entrambe le aree comunali si trovano all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.
 
Gli orti
L’area ospita attualmente 393 orti, raggruppati in 34 lotti. Ciascun lotto contiene generalmente 12 orti; ogni orto misura: circa 7-8 metri per 11-12 metri; mediamente la superficie di ciascun orto è di 85 metri quadrati; ogni lottoè dotato di 2 pompe per l’irrigazione.
 
La maggior parte degli orti sono dedicati alla coltivazione degli ortaggi, alcuni ospitano anche alberi da frutto, arbusti di piccoli frutti e piante aromatiche; sono moltissime le piante ornamentali che accompagnano le stagioni con le loro fioriture.
Tutta questa varietà si esprime in una notevole biodiversità.
Nella storia degli orti, la presenza di dipendenti ENI provenienti da diversi luoghi d’Italia è sempre stata molto marcata e così pure la presenza di varietà particolari, regionali o tradizionali. L’area ospita infatti uno straordinaria varietà di ortaggi, piante e fiori delle diverse regioni italiane.
In molti orti si pratica il compostaggio e non viene generalmente fatto uso di additivi o concimi chimici.
Da 2 anni sono presenti, in un’area marginale delimitata, una serie di arnie, le cui api stanno incrementando l’impollinazione.
 
Come partecipare
 
Qualsiasi cittadino può richiedere l’utilizzo di un orto, facendone domanda a Eni Polo Sociale. Per le nuove assegnazioni annuali viene stilata una lista in base ai seguenti criteri:
l’ordine di richiesta, la cittadinanza (vengono privilegiati i residenti a San Donato Milanese) e l’età (viene data la precedenza ai maggiori di 59 anni).
 
 
Perché?
 
L’esistenza di orti urbani ha moltissime implicazioni, incidendo sia sulla vita del territorio cittadino, sia su quella dei singoli e dei gruppi che li coltivano.
 

Un grande condominio

Gli orti urbani sono luoghi di socialità, in cui sperimentare la condivisione e lo scambio, creano interazione e integrazione (sia intergenerazionale, che interetnica), rafforzano l’identità di un luogo e il senso di appartenenza a esso.
 
Ritorno alla terra
Dal punto di vista della crescita personale gli orti urbani rappresentano un’occasione di formazione continua, avvicinano grandi e piccoli alla natura, spingono a uno stile di vita più sano e naturale, creando una maggiore sensibilità ai temi dell’alimentazione e della sostenibilità ambientale, educano alla cura di sè e di quel che ci circonda. La presenza di orti urbani, inoltre, aumenta la biodiversità sia vegetale che animale dell’area (essi tra l’altro sono luogo ideale per la vita di preziosi insetti impollinatori, quali le api, e di microfauna).
 
“Vedo nell’orto lo spirito del campeggiatore”
Gli orti urbani sono anche un’occasione di svago e pausa dal lavoro o dai ritmi frenetici e incalzanti della vita quotidiana, sono per tutti fonte di benessere, ma svolgono una vera e propria funzione terapeutica per tutte le persone in difficoltà psicologica, temporanea o permanente.
 
Una mela al giorno
La vita all’aria aperta, l’esposizione al sole e una moderata attività fisica, associati ad una alimentazione varia e naturale, migliorano il nostro stato fisico, oltre che mentale, e allungano la vita!
 

 

Dove siamo
 
Via Fiume Lambro a San Donato Milanese
 
 
Come arrivare
 
Dalla tangenziale est: uscita numero 3 per Paullo – SS 415 Paullese; seguire le indicazioni per Paullo; uscire a destra per Peschiera Borromeo – Rivoltana. Passare sotto il cavalcavia e ritornare in direzione Milano – Tangenziali. Uscita alla prima strada a destra: quella è via Fiume Lambro. Dopo 300 metri, sulla destra vi è l’area Orti.
Da San Donato Milanese: percorrere via Gela, voltare a destra e immettersi sulla Paullese SS 415, direzione Paullo. Uscire a destra per Peschiera Borromeo – Rivoltana. Passare sotto il cavalcavia e ritornare in direzione Milano – Tangenziali. Uscita alla prima strada a destra: quella è via Fiume Lambro. Dopo 300 metri, sulla destra vi è l’area Orti.
 
 
Contatti:
 
Eni Polo Sociale di Gruppo
piazza Boldrini 1
San Donato Milanese
Telefono +39.0252042713
email matteo.tavecchio@external.eni.com
 
Uffici Ecologia del Comune di San Donato Milanese
via C. Battisti 2
San Donato Milanese
Telefono + 39.02527721
email  ecologia@comune.sandonatomilanese.mi.it
 

 
 
 

 
 

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