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San Donato Milanese: Macerie e precarietà anche nella politica

È incredibile che nella città di San Donato Milanese, con un passato ed una storia invidiabile in tutt’Italia e nel Mondo, da sempre ricordata  come “città  dell’ Eni“ e con grandi potenzialità, stia vivendo ormai da anni uno stato di precarietà e abbandono

C’è totale assenza di una visione di città, anche in considerazione del fatto certo che il nostro territorio, ricco di terziario avanzato, sarà abbandonato dalle strutture storiche, “simboli” che lo hanno da sempre identificato.

Non è stato ancora presentato nessun progetto degno delle sue potenzialità, che rassicuri e sia in grado di colmare questo vuoto.

Questa situazione di instabilità può portare ad un peggioramento delle nostre condizioni di vita. L’assenza è l’inerzia nel prendere decisioni e proporre soluzioni da parte della nostra Amministrazione è un problema che deve farci preoccupare.  

In questa incertezza per il futuro del terziario e della mancanza di visioni da parte della politica, assistiamo anche a un’apatia di buona parte dei cittadini, che in questi 10 anni si sono allontanati dai fatti della politica restando totalmente assenti, non partecipando ai pochi dibattiti e alla vita della nostra città, astenendosi dal voto. Già, i Cittadini sembrano assuefatti dal clima soporifero che tutto assolve.

La stessa precarietà  politica  la vive non solo la “ maggioranza “, ma anche “ la minoranza “ che non e  riuscita a coinvolgere la città  ed i Cittadini non reagendo all’ incertezza con cui siamo stati costretti a vivere in questi anni.

Dopo otto anni di gestione questa Amministrazione lascia un campo di macerie di cose non fatte, di cose non programmate cercando di “ vivacchiare “, aspettando il fine mandato.

Ma quali sono le macerie che permangono da anni e che non trovano adeguate soluzioni ?

 

La Mobilità

L’aver introdotto le strisce blu a tappeto senza aver prima ottimizzato e reso efficiente il trasporto pubblico ha bloccato la città e creato senza ombra di dubbio, malumore tra i cittadini.
Non ci si è resi conto, per mancanza di una visione inclusiva che molti dei cittadini sandonatesi hanno difficoltà a spostarsi con la bicicletta, per vari motivi e anche di salute.

Una città “ bloccata “ con difficoltà a muoversi con le automobili, con i mezzi di trasporto e con servizi non adeguati alla città.

Bene per le piste ciclabili, una grande alternativa per consentire gli spostamenti e incentivare il consumo al chilometro zero.

Tuttavia a San Donato Milanese, nonostante siano stati spesi migliaia e migliaia di euro distruggendo la viabilità del quartiere “ Metanopoli “ che ai suoi tempi aveva destato molta attenzione  da parte dell’Unesco, non abbiamo ancora in città una rete di ciclabili continua, le ciclabili già esistenti sono prive di manutenzione, nella maggior parte dei casi non sono adeguatamente tracciate, non esistono allo stesso modo dei parcheggi per auto, rastrelliere per le bici private.

In questo periodo che ha fermato il mondo a causa del coronavirus, non sia ha avuto il coraggio di realizzare piste ciclabili per consentire gli spostamenti di tutto il sud est Milano, tracciando una pista ciclabile al bordo della SS9 Via Emilia e sulla  SP ex SS 415 Paullese, così come avviene in molte città Europee e in questi ultimi mesi anche a Milano ( Vedi ad esempio la pista ciclabile sul ponte di Piazzale Bologna verso Piazzale Cuoco)

Realizzare ciclabili non deve significare che sia necessario bloccare una città, restringere corsie, realizzando piste ciclabili rialzate dal manto stradale.

A volte anche a voi sarà capitato di vedere Via Kennedy completamente bloccata a causa di un trasloco; il camion del trasloco non aveva altra possibilità di sostare sulla stretta strada.

Il parco Mattei

Iil nostro “ Colosseo” una tra le più belle strutture sportive del paese , di fatto chiuso ed abbandonato dimostrando incapacità a gestire e mancanza di rispetto verso i giovani ed i Cittadini che a centinaia per oltre 40 anni hanno utilizzato le strutture ed il parco.

Oggi a fine mandato , dopo 8 anni , la corsa a fare, cercando di rattoppare quello che non è rattoppabile e la unicità della struttura la sua bellezza che ne fa una un unicum.

Pensare che la politica non è stata in grado  di avviare una piscina olimpica per questo periodo estivo proprio  per incapacità , piscina che a causa della pandemia avrebbe consentito a  molte famiglie costretti a  rinunciare alle vacanze di poterla utilizzare.

Le Strutture Sportive

Le strutture sportive inesistenti , le società sportive vanto del nostro passato sono sparite, fino a qualche anno fa era un pullulare di iniziative sportive avevamo atleti di levatura nazionale ed internazionale oggi stenta anche la poca attività giovanile fatta in strutture precarie.

Rocca Brivio

Una struttura medioevale di pregio ubicata sulla via Emilia acquisita oltre 20 anni fa insieme ai Comuni di San Giuliano e Melegnano coinvolgendo CAP HOLDING società pubblica con interessi nei comuni e  la  Associazione di riferimento per un progetto di ristrutturazione e di rilancio mai realizzato ed oggi dopo aver speso migliaia e migliaia di euro nel corso dei 20 anni ha deciso di disfarsene nonostante la presa di posizione delle Associazioni di Cittadini che chiedono una destinazione diversa, la attribuzione della struttura al FAI o all’Ecomuseo della Vettabbia e dei Fontanili.

Le Farmacie Comunali

arrancano rispetto ad un passato  attivo che aveva  avviato una serie di attività sociali come previsto dalla legge istituzionale “ front office del servizio sanitario pubblico “per un sostegno alle necessità degli anziani e dei cronici.Un’opportunità sprecata, meritano una migliore sorte

La Politica Sociale

È marginale rispetto ai veri problemi se si considera che il 50% dei cittadini sono anziani e che siamo in presenza di una scarsa natalità a chi il compito, se non alla politica , di creare le condizione per una vita migliore , non vegetativa per gli anziani e per i giovani casa e lavoro che sono il motore di una vita familiare che crea figli e ricchezza. Le giovani coppie vivono in uno stato di precarietà non è stato pensato per loro un progetto casa e vari tentativi di house sociale sono abortiti . Molti dei nostri anziani vivono emarginati mentre avrebbero diritto di vivere sereni e attivi gli ultimi anni della loro vita , pensate quanti persone “ di alta professionalità “fra i nostri anziani che avrebbero potuti essere utilizzati per aiutare a risolvere  molti progetti abbandonati  

La  Cultura

C’è poca cultura non circola e a pensare che in questa nostra città vive un numero elevato di laureati. Basta ricordare che in città non esiste una libreria ed in passato ne avevamo anche due .
Il  Cinema Teatro Troisi non è adeguato pur avendo la Amministrazione investito migliaia di euro, oggi presenta  un palcoscenico non adeguato  per il teatro ed una acustica non adeguata per la visione di film. Assenti i dibattiti , gli incontri le conferenze .
Una attività meritoria l’Università della terza età gestita da una struttura privata

Il Polo Universitario

Grande assente dalla politica , non avere capito di avere a portata di mano la possibilità di creare un polo universitario di eccellenza è questa una grave mancanza della Politica
Da un lato il polo universitario creato dal Policlinico con la università milanese dall’altro l’attività  di alta formazione della scuola Enrico Mattei e le nuove iniziative avviate da Eni sempre in campo di alta formazione sono le premesse necessarie per la Creazione di un polo universitario residenziale un vero e proprio campus universitario. Capisco che oggi non è un problema semplice in una classe politica priva di una visione di città  e che negli ultimi anni ha fatto di tutto per non sviluppare alcun confronto con Eni anzi al contrario.

Non aver capito il valore della storia Eni e non averla coltivata , alimentata , curata può rappresentare un suicidio le cui responsabilità cadranno verso le future generazioni

Il Pratone , La Campagnetta “ Parco Gustavo Hauser”

Sono oggetto di dibattiti e chiacchiericci , progetti importanti  che vanno avanti da anni , troppi anni  che dimostrano la totale mancanza di capacità di decidere, aspettiamo che finalmente la politica possa decidere
   
Personalmente sono fortemente convinto che gravi colpe di tutto questo sono da attribuire anche ai movimenti di  opposizione che non hanno fatto nulla per coinvolgere la città ed i Cittadini totalmente assenti da questo dibattito , movimenti che si sono lasciati ingabbiare con il “ giuoco “ delle “ mozioni. “ Ormai abbiamo superato le oltre 30 mozioni, che vengono esaminate (una alla volta ?)  in ogni Consiglio Comunale, con il contagocce con inutili discussioni  che raramente risolvono qualche problema spesso marginale se non di interesse  elettorale.
Come risolvere questo empasse ?
Se si vogliono cercare di risolvere veramente i problemi occorre un approccio diverso :
–         Un forte coinvolgimento della città e dei Cittadini con incontri con azioni di sensibilizzazione , occorre cercare di creare  il consenso anche attraverso i media
–         “ costringere “ l’Amministrazione ad affrontare in Consiglio gli argomenti con incontri monotematici con la presenza dei Cittadini anche” on line”
–         Se non accolta la possibilità di affrontare Consigli monotematici esiste sempre la possibilità  di chiedere la sfiducia impegnando l’Amministrazione   in un vero confronto
Sugli argomenti da affrontare basta mettere in fila le “ macerie “ prodotte da questa amministrazione , capisco che tutto questo costa grandi sacrifici soprattutto dopo aver studiato bene i vari dossier occorre raccogliere il consenso della città , questa è la POLITICA  . Questo per scongiurare che il prossimo sindaco possa essere eletto con meno del 25% degli aventi diritto.
 

In questi giorni si assiste al “ balletto”  delle toto candidature a Sindaco  , nomi altisonanti e meno noti, candidati veri e non , qualcuno non ha capito che dopo il Coronavirus , mai potrà  essere come prima non basta raccontare “ balle “ ma occorre presentare progetti credibili indicando soluzioni  operative  vere e praticabili  e non i sogni; troppi sogni ci sono stati proposti.

Credo che sia auspicabile anche  il cambio di “ facce “ presenti da anni sullo stesso scenario politico cittadino

Carlo Lungaro


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