Il Pratone di San Donato Milanese, luogo di salvezza: la storia che ci ricorda quanto sia prezioso questo spazio unico

Domenica 11 maggio si è verificato un episodio che ha dell’incredibile a San Donato Milanese: un automobilista, colto da un malore mentre guidava lungo via Martiri di Cefalonia, è riuscito a salvarsi grazie a un evento tanto imprevedibile quanto provvidenziale. La sua auto, anziché finire contro altri veicoli o infrastrutture, ha terminato la sua corsa all’interno del Pratone — la grande area verde simbolo della città.

Questo fatto, oltre a suscitare un profondo sollievo per le condizioni del conducente, ci offre anche una riflessione sorprendente: il Pratone non è solo uno spazio urbano adibito a svago e relax, ma sembra quasi possedere una forza attrattiva propria, una vocazione accogliente che lo rende molto più di un semplice prato cittadino. In un momento critico, questo luogo ha letteralmente “abbracciato” un automobilista in difficoltà, evitandogli un possibile impatto con altri mezzi e prevenendo così gravi conseguenze anche per altri utenti della strada.

La vicenda assume quasi un’aura simbolica: come se il Pratone stesso, custode silenzioso della città, fosse intervenuto per proteggere la vita. È una storia che ci invita a guardare con occhi nuovi questo spazio verde, spesso dato per scontato, ma che ancora una volta si dimostra parte integrante del tessuto emotivo e fisico della comunità.

Non si tratta solo di un episodio fortuito: è una testimonianza di quanto certi luoghi abbiano un valore che va oltre l’estetica o l’utilizzo quotidiano. Il Pratone, con la sua estensione aperta e la sua presenza rassicurante, continua a essere un punto di riferimento — e ora, anche un simbolo di salvezza.

di Flavio Mantovani – N>O>I