Nell’anno appena concluso l’Ente ha pagato il 99,8% delle fatture ricevute, con un anticipo medio di 3 giorni sulla scadenza
SOLO 7 su un totale di 3.896. Sono le fatture non pagate da parte dell’Ente nel corso del 2019. Con una percentuale di pagamenti che si è assestata al 99,8% dei documenti di fatturazione relativi al debito commerciale, il Comune si è confermato ancora una volta un cliente virtuoso. Percentuale pressoché identica riguarda il conto restato “in sospeso”. Su un totale di 18.359.04,33 euro, ne sono rimasti da pagare solo 117.885,61. Di fatto, dunque, il 99,4% di quanto esposto in fattura da parte dei creditori è stato regolarmente pagato. Ed è stato pagato entro la scadenza. In base alla Piattaforma dei Crediti Commerciali – strumento del MEF che certifica e traccia le operazioni sui crediti di somme dovute dalla PA per appalti, forniture, somministrazioni e prestazioni professionali – il Comune di San Donato ha pagato, in media, con un anticipo di 3 giorni sulla scadenza.
La rilevazione relativa allo scorso anno è in linea con la buona tradizione del Comune, che già nel 2016 era stato inserito nella ristretta cerchia di istituzioni virtuose – 500 enti pubblici su 20mila –, la cui “virtù” era stata misurata dalla Ragioneria Generale dello Stato sulla base della rapidità nella gestione dei pagamenti delle fatture elettroniche. Da allora, la situazione è ulteriormente migliorata. Se, all’epoca, l’Ente in media impiegava 45 giorni per pagare una fattura, nel 2019, il tempo è stato ridotto di ben una settimana con pagamenti medi in 38 giorni (a fronte di fatture con scadenze a 30 e 60 giorni).
«La puntualità nei pagamenti – dichiara l’Assessore al Bilancio Emanuele Rosario De Carolis – ha un’importanza fondamentale. I ritardi possono creare difficoltà economiche alle aziende. Difficoltà che, a cascata, si ripercuotono inevitabilmente sui lavoratori e sulle loro famiglie. Per questo rivolgo un sentito ringraziamento ai dipendenti del nostro Ente che, a vario titolo, si occupano dei pagamenti (dall’accettazione delle fatture, all’emissione dei mandati, passando per la liquidazione delle fatture stesse), per la cura, la diligenza e la coscienza con cui quotidianamente svolgono il proprio lavoro».