Alberi tagliati, mobilità al collasso e documentazione all’ultimo minuto SAN DONATO MILANESE – Il Gruppo San Donato rimodula la sua proposta di ampliamento per l’IRCCS Policlinico San Donato: rimangono i 10.000 metri quadrati per l’università, i 10.000 metri quadrati per l’edificio “corpo volano” e 4.000 metri quadrati dedicati alla ricerca. La nuova proposta, purtroppo, prevede anziché un parcheggio interrato un parcheggio auto a raso da 800 posti. Tra le opere di compensazione si prevede l’allestimento del Parco dei Conigli in via Leopardi, un nuovo ponte ciclopedonale e la riqualificazione della viabilità circostante. I lavori cominceranno il prossimo febbraio 2021.
San Donato Riparte, di fronte a questo progetto che è stato discusso martedì in Consiglio, apprezza la volontà del gruppo GSD di voler ampliare l’offerta formativa di livello universitario sul nostro territorio e della ricerca in ambito clinicosanitario; ciò che ci lascia perplessi sono la proposta del parcheggio a raso e le opere di compensazione. A nostro avviso la scelta del parcheggio a raso è una scelta che mira al risparmio, a discapito delle alberature sane ivi presenti che saranno abbattute. Il parcheggio, così come proposto nel nuovo progetto, non sarebbe filtrante e non prevede alcuna alberatura, con grave peggioramento del microclima locale. Perché non si è scelto il parcheggio interrato? La ripiantumazione degli alberi abbattuti viene inserita e valorizzata tra le opere di compensazione ma è già previsto dal regolamento del verde una azione simile a carico della proprietà. La documentazione sul previsto impatto alla mobilità del territorio risulta datata e carente in quanto fa riferimento solo sull’ancora incerto prolungamento della linea metropolitana M3, a strutture già esistenti come la fermata del bike sharing e a linee di autobus, a un possibile incremento di servizi taxi-autonoleggio nonché a impegni di mobility management interni per studio e incentivo del car sharing per i dipendenti.
Altri vantaggi per il cittadino? Le giornate di prevenzione, qualche pacchetto agevolato e qualche accesso preferenziale. Nessuna menzione all’attuale drammatico periodo che stiamo vivendo. Nessuna agevolazione legata alla fornitura di DPI (Dispositivi di protezione individuale), nessuna agevolazione legata alla somministrazione di Tamponi e/o test sierologici!!! La salute è importante ed è anche correlata a numerosi fattori ambientali. Il policlinico dovrebbe secondo noi farsi carico in maniera più incisiva e più seria di ciò che è anche trasversale all’attività sanitaria e dare il buon esempio considerando l’impatto ambientale delle sue opere a 360°.
Concludiamo con le ultime considerazioni su quanto NON sia stata gestita bene dall’amministrazione questa partita: la destinazione urbanistica del parcheggio è stata trasformata in “Area per attrezzature sanitarie”; se non riconvertita ad arre per parcheggio, in fututo l’ospedale potrebbe edificare un nuovo edificio al posto del parcheggio e pretendere poi un nuovo parcheggio in un’area a verde L’amministrazione dovrà farsi praticamente completamente carico di tutto il nuovo traffico che arriverà nell’area in quanto, a parte un ponte ciclopedonale e qualche indagine sul monitorare l’uso dei parcheggi, non è previsto nient’altro. Anzi, dalla documentazione sembra sparita anche la navetta che portava le persone dalla fermata della MM3. Perché l’Amministrazione ha accettato prona questo nuovo progetto? Perchè non ha cercato di prendere il meglio del primo ed il meglio del secondo? Perchè non ha richiesto di ricevere contributi dall’ospedale per incrementare la frequenza della linea C che lo raggiunge invece che finanziare una navetta? Infine avendo ricevuto una documentazione incompleta e con poco tempo a disposizione per un progetto così complesso e importante non si capisce se gli alberi che verranno abbattuti saranno ripiantumati a parte come prevede il il regolamento comunale del verde o se verranno compensati co ni 200 alberi del futuro “Parco dei Conigli” (ma computati tra le opere a compensazione).
Sembra ci sia fretta di approvare in consiglio questa delibera per fare in modo che i lavori partano a febbraio 2020; al nostro disappunto, condiviso anche dalla quasi totalità dei consiglieri di minoranza presenti in commissione, sull’invio tardivo e incompleto della documentazione ci è ovviamente stato risposto che è stato fatto tutto secondo le regole. Peccato che si è mancati di sensibilità e rispetto verso il ruolo che ricopriamo.
Marco Pagliotta