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www.corriere.it/esteri/15_gennaio_15/fra...6-694fc7ea2d25.shtml
Un articolo genuinamente sofferto quello di Pierluigi Battista che, non è una novità, è un ottimo giornalista. Un articolo che non può non generare una solidarietà con Battista. Di fronte all'odio collettivo cerca di aiutare, come può, a non farsi sopraffare e a mantenere alto il diritto di espressione anche se è uno sforzo immenso. Certo per un Cattolico leggere questo articolo fa anche compassione: Battista percorre un'accidentata (anche se ostinata) strada laica per allinearsi a ciò che per un Cattolico è ben più facile affrontare. Da Cattolico dico però: guai a qualsiasi tentazione di 'complesso di superiorità' Al contrario non solo va rispettato, ma consiglio a chiunque abbia una visione laica della vita, quanto scrive Battista. Un articolo da conservare e da usare per riflettere quando sembra che contro il male ci si debba solo andare a fare guerra, mettendosi così sullo stesso livello del male stesso, che quindi avrebbe la meglio su noi stessi. |
Andrea Lanzoni
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Sì,è sbagliato condannare quel provocatore di Dieudonné (che purtroppo pare che abbia un certo uditorio, magari solo per divertirsi alle sue provocazioni).
Dire:"je suis Charlie Coulibaly"; è una frase stupida e provocatrice e merita commiserazione, non la galera. Mi meraviglia che i giudici francesi ci perdano il loro tempo. |
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Hai ricevuto un GRAZIE da: Barbara Picutti
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Dire:"je suis Charlie Coulibaly"; è una frase stupida e provocatrice e merita commiserazione Assolutamente d'accordo e così penso tantissimi, forse il 90% degli occidentali. Ciò che non saprei è che se domani Dieudonnè subisce un attentato, per es., da parte di ebrei ortodossi o da qualcun altro, non vi siano cartelli, coerenti, con scritto "Je suis Dieudonnè". Se l'hanno fatto per il deprecabile Charlie Hebdo perchè, in nome della libertà di espressione, le stesse persone non rimandano, sottolineo coerentemente, lo stesso messaggio in cui si confonde la libertà di espressione con l'identificazione con chi l'ha esercitata? Se sono coerenti, veramente, così come erano dei Charlie, dopo un attentato a Dieudonnè DEVONO essere dei Dieudonnè. |
Andrea Lanzoni
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