SAN DONATO MILANESE – Piazza Bobbio, un tempo simbolo di abbandono e grigio cemento, ha vissuto negli ultimi cinque anni una trasformazione straordinaria. Questo cambiamento porta il nome di Bob Food and More, un progetto innovativo che ha saputo ridare vita a uno spazio dimenticato, trasformandolo in un centro di aggregazione culturale e sociale. Tuttavia, questa storia di rinascita rischia di interrompersi bruscamente il prossimo 31 gennaio, a causa del mancato rinnovo della convenzione con il Comune di San Donato Milanese.

Un modello di comunità

Bob Food and More non è mai stato semplicemente un bar-ristorante: è diventato un laboratorio di idee e relazioni. Giovani, famiglie e professionisti hanno trovato in questo spazio un punto di riferimento per gustare ottima cucina, lavorare in un ambiente dinamico e partecipare ad attività che hanno reso Piazza Bobbio un luogo vivo e inclusivo.

La programmazione, frutto di collaborazioni con associazioni locali, ha spaziato da eventi culturali a incontri tematici, da spettacoli artistici a feste comunitarie. Bob Food and More è stato molto più di un esercizio commerciale: è stato il simbolo di una rigenerazione urbana che non si limita alla riqualificazione fisica, ma punta a valorizzare il capitale umano e sociale.

Tra i suoi progetti più significativi, un laboratorio di cucina attivo da oltre un anno e mezzo, svolto settimanalmente in collaborazione con associazioni che si occupano di disabilità come Aias, Yabboq, Risorsa Più, Assia, Arti e Mestieri, Aicca, e molte altre. Questo progetto, unito alla collaborazione con scuole e istituti come l’ATS per tirocini e inserimenti lavorativi, ha reso Bob Food and More un esempio concreto di inclusione e solidarietà.

Una chiusura che lascia interrogativi

La notizia della chiusura è stata un duro colpo per i tanti che hanno vissuto e animato questo spazio. La mancata concessione del rinnovo degli spazi solleva interrogativi importanti: si tratta di ostacoli burocratici o di una scelta politica? Non mancano le ipotesi su eventuali pressioni da parte di residenti delle Torri Lombarde o dissapori con esponenti politici locali, ma le motivazioni ufficiali rimangono poco chiare.

Quale futuro per Piazza Bobbio?

Se Bob Food and More dovesse davvero chiudere, cosa ne sarà di Piazza Bobbio? Perderà quel ruolo di centro nevralgico della comunità, tornando a essere un luogo anonimo e privo di identità? La chiusura di questo progetto rappresenterebbe un passo indietro nel processo di rigenerazione urbana e sociale della città.

Un appello alla cittadinanza

La vicenda di Bob Food and More invita la comunità locale a riflettere sull’importanza di spazi come questo, capaci di unire le persone, offrire servizi di qualità e dare risposte concrete ai bisogni del territorio. La vera riqualificazione non si limita al cemento o all’estetica urbana, ma nasce dall’investimento nelle persone e nelle relazioni.

Perdere una realtà come Bob Food and More sarebbe una sconfitta per tutti: per le associazioni, per i giovani, per le famiglie e per le scuole che hanno trovato in questo progetto un partner prezioso.

L’auspicio è che il Comune, ascoltando le richieste dei cittadini e delle associazioni, possa intervenire per garantire la continuità di un’esperienza che ha reso Piazza Bobbio un simbolo di speranza e rinascita. Perché, in fin dei conti, sono le storie come quella di Bob Food and More a dare un senso agli spazi urbani, trasformandoli in luoghi dell’anima.

Redazione RecSando